Lectio Magistralis di Don Luigi Ciotti per la cerimonia di consegna diplomi del Master Anticorruzione

Nella categoria Eventi da su 21 giugno 2018 0 Commenti

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Ieri nella Sala del Consiglio della Facoltà di Economia di Tor Vergata si è tenuta la cerimonia di consegna dei diplomi per i discenti e le discenti della II Edizione del Master Anticorruzione. A presiedere la cerimonia hanno partecipato il Professore Fabrizio Mattesini Direttore del Dipartimento di Economia e Finanza, il Professore Vittorio Capuzza, componente della Commissione Anticorruzione di Ateneo,  il Professore Gustavo Piga, Direttore del Master in Procurement Managment, il Professor Aristide Police, Direttore del Master Anticorruzione e il Professor Emiliano di Carlo, Vice Direttore esecutivo del Master Anticorruzione.

Ma l’ospite d’onore è stato sicuramente Don Luigi Ciotti, grandissimo attivista sociale fondatore del Gruppo Abele e dell’Associazione Libera contro le mafie.

Don Ciotti ha tenuto una bellissima Lectio Magistralis, di cui è quasi impossibile trasmettere a parole l’intensità, considerata la partecipazione emotiva, un vero e proprio “scuotimento” che le sue parole suscitano, intrise di una passione tanto vibrante quanto stimolante frutto della sua reale esperienza di vita a contatto con gli ultimi e gli emarginati della Terra.

 

Don Ciotti ha parlato della corruzione vero male del nostro paese e modalità preferita dalle mafie di oggi per condurre i propri propositi. La mafia di oggi si situa nella zona grigia della società, lì dove legale e illegale sfumano a seconda delle convenienze del momento, ed è proprio il tema della legalità un altro punto forte del suo discorso, infatti Don Ciotti afferma che spesso la legalità è inseguita soltanto in maniera puramente retorica come una bandiera da sventolare all’occorrenza dietro la quale nascondere interessi personali o addirittura azioni disumanizzanti.

La legalità deve servire il bene comune, deve essere la conseguenza non la causa della responsabilità concetto cardine delle parole di Don Ciotti, che intende la responsabilità della coscienza come il nostro obiettivo più importante, essere responsabili significa ascoltare la propria voce interiore che ci rende consapevoli del bene e del male, della nostra fragilità, ed è l’unica forza che ci  può far vedere l’altro per quello che è rispettandolo e favorendo percorsi di crescita condivisa, realizzando, afferma Don Ciotti il sogno di una città educativa, una società che non lasci indietro nessuno in cui tutti siano responsabili l’uno dell’altro.

 

Don Ciotti ha parlato dei mali della nostra società soprattutto della corruzione, della solitudine e delle dipendenze, di come queste insieme alla mancanza di prospettive per i giovani siano le vere e proprie pesti della modernità. La soluzione di Don Ciotti è semplice da spiegare ma richiede un impegno enorme ad applicarla e viverla nella quotidianità, non ci sono speculazioni filosofiche e sofistiche, va dritta al punto: bisogna risvegliare le coscienze, seminare passione civile e soprattutto morale. Una coscienza libera e responsabile si manterrà sempre lontana dalla corruzione e vale molto di più di qualsiasi codice etico o deontologico.

Le parole di Don Ciotti sono state l’ultimo regalo agli studenti e alle studentesse del Master Anticorruzione e auguriamo loro di portarle sempre con sé in tutti i lavori che svolgono o che andranno a svolgere in futuro, che possano essere citando sempre Don Ciotti membri coraggiosi della resistenza civica e morale del nostro paese.

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Sono laureato magistrale in Scienze dell'Informazione della Comunicazione e dell'Editoria e in Letteratura, Filologia Moderna e Linguistica e voglio diventare un insegnante. Mi piace scrivere e approfondire gli argomenti che mi interessano e credo che il tema della legalità, dell’educazione a una cittadinanza attiva e consapevole sia la base del vivere civile, l’unico modo per costruire un futuro migliore. Penso che questo progetto sia un ottimo modo per promuovere tutto ciò, un modo per avvicinare le nuove generazioni al tema della corruzione per imparare a riconoscerla e combatterla.

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