NUOVO CODICE ANTIMAFIA. LA BULIMIA REGOLATORIA È FONTE DI CORRUZIONE

 

pal-giustizia-36

L’estensione delle misure preventive, previste dalla nuova normativa antimafia agli indiziati di reati contro la Pubblica amministrazione rappresenta una lesione dei principi dello Stato di diritto di una gravita inaudita. Ancora una volta, scrive Francesco Pinto, Segretario generale Asmel, su Il Mattino del 13 ottobre 2017, a pagina 43, il legislatore ha ritenuto di assecondare le spinte di un “populismo giustizialista” che reclama misure forti contro reati che generano tanto allarme sociale, per poi spargere qualche lacrima di coccodrillo, approvando un ordine del giorno che impegna il Governo a monitorarne gli effetti in sede di prima applicazione «anche al fine di intervenire con eventuali modifiche».

Si tratta di un’inutile foglia di fico in assenza di un intervento immediato, che preveda lo stralcio della norma contestata.

Il nostro sistema economico già subisce la fuga degli operatori esteri dagli investimenti nel nostro Paese in ragione della farraginosità della normativa.

Ad essa si aggiunga la “fuga dalle responsabilità” da parte di operatori ed amministratori pubblici recentemente denunciata dal presidente dell’Anticorruzione Raffaele Cantone, e che sta causando un crollo degli appalti pubblici.

In questo quadro l’introduzione della norma in questione rischia oggi di determinare “la fuga dagli appalti” degli operatori economici onesti. I quali hanno tutto da guadagnare da un quadro regolatorio anche severo, purché chiaro e stabile, che li tuteli dalla concorrenza sleale rappresentata dalle attività corruttive. Vedersi sequestrare l’azienda come misura preventiva in presenza di indizi di reato, con l’affidamento ad un amministratore giudiziario, che con ogni probabilità la restituirà fallita in caso di positiva conclusione delle indagini, rappresenta oggi un rischio assolutamente insopportabile anche per gli imprenditori più coraggiosi.

E non si tratta di un rischio teorico.

Discutere, ad esempio, sull’opportunità di partecipare ad un appalto in cordata con altri operatori e contrattarne le condizioni è un’attività perfettamente legittima ed abbastanza frequente, specie per lavori di una certa complessità.

Tanto legittima da essere regolamentata in forma molto dettagliata nel Codice degli Appalti che, in tali casi, impone puntuali obblighi di desistenza.

Non è difficile che, nel corso di un’intercettazione, la discussione possa essere interpretata, invece, come finalizzata ad accordi di desistenza per ostacolare la concorrenza.

Si tratta di turbativa d’asta, reato gravissimo contro la pubblica amministrazione, con l’aggravante dell’associazione, che, con il nuovo Codice antimafia, implica il rischio molto concreto che le indagini si concludano con il sequestro di beni e di aziende.

Gli imprenditori onesti difficilmente potranno confidare sulla propria innocenza ed affidarsi al buon esito della giustizia.

Perché anche il più bravo ed accorto amministratore giudiziario non necessariamente possiede le capacità gestionali o imprenditoriali per sostituirsi efficacemente alla guida dell’azienda.

Allontanando gli imprenditori onesti dal mondo degli appalti, si rischia di lasciar spazio a quelli disonesti con conseguente aumento degli episodi di corruzione.

Più in generale, bisogna ormai prendere atto che i ritardi del sistema Italia sono determinati dal “bigottismo normativo” che caratterizza la nostra legislazione. Si pensa di poter governare una società in continuo e veloce movimento con una normativa iper-prescrittiva che frena tutto e tutti, pubblico e privato, nessuno escluso.

Ai lettori del Sito, come nei precedenti articoli, lasciamo, come sempre, o, almeno, tentiamo di farlo, una fotografia completa, con i soli virgolettati.

Su argomenti come questo, di estrema delicatezza, è normale vi siano posizioni differenziate, a volte anche in modo significativo.

Come sempre, sarà l’applicazione pratica delle scelte e delle decisioni, soprattutto di quelle controverse, a dire chi aveva ragione.

Ci auguriamo di essere stati utili.

Tags: , , , , , , , , , ,

avatar

sull'autore ()

Lascia un commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *