Corruzione e appalti pubblici: la Guida di Transparency International

Nella categoria Procurement da su 15 aprile 2016 0 Commenti

Corruzione e appalti pubblici guida TransparencyLa Commissione Europea ha calcolato che tra gli Stati Membri, 120 miliardi di euro sono persi ogni anno a causa della corruzione, non molto meno del budget annuale dell’Unione Europea. Di questi, si sa, grandissima parte riguarda il settore degli appalti pubblici. Ma il costo della corruzione non si misura soltanto dalla perdita di fondi: la corruzione distorce la competizione; riduce la qualità, sostenibilità e sicurezza dei progetti pubblici e degli acquisti; riduce la probabilità che beni e servizi acquisiti incontrino realmente i bisogni pubblici e di conseguenza erode la fiducia nei governi.

A tal proposito, Transparency International ha pubblicato una guida che identifica delle tematiche critiche nelle procedure d’appalto e suggerisce i rimedi che i pubblici ufficiali, il settore privato e la società civile possono adottare per tenere a freno la corruzione. Un buon appalto dovrebbe infatti incontrare i bisogni pubblici, assicurare valore alle persone ed essere equo tra gli offerenti. Purtroppo, le parti coinvolte negli appalti non sono sempre benevolenti e questo può avere impatti di vario genere: finanziari, ambientali, sociali, non ultime la salute e la sicurezza umana.

Un primo passo, secondo la coalizione globale contro la corruzione, è quello di rispettare i principi di integrità, trasparenza, responsabilità, correttezza, efficienza e professionalità al fine di minimizzare il rischio di corruzione e massimizzare le possibilità che i benefici economici, sociali, ambientali e politici del public procurement si realizzino. Tali principi sono descritti accuratamente nella Guida, pagina 12 e ss (link in fondo alla pagina).

Transparency International divide poi il processo del procurement in 4 fasi fondamentali: Pianificazione, Offerta, Valutazione dell’offerta, Implementazione e Monitoraggio. Per ogni fase solo elencati i campanelli d’allarme per il “rischio corruzione” e le corrispettive azioni da intraprendere nel caso questi suonino (pag 22 e ss della Guida).

Nell’ultima sezione, l’organizzazione si sofferma sul proporre nuovi strumenti per migliorare la procedura di acquisto degli appalti pubblici. Tra questi, sono elencati e analizzati nel dettaglio i Patti d’Integrità, il Monitoraggio esterno (e-procurement, Social Witness programme, monitoraggio da parte della società civile), Azione specifica di settore (Extractive Industries Transparency Initiative, Construction Sector Transparency Initiative, Medicines Transparency Alliance).

Per consultare la Guida, il link:
https://issuu.com/transparencyinternational/docs/2014_anticorruption_publicprocureme?e=2496456/8718192

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Neolaureata nel Master of Science in European Economy and Business Law presso l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, dove ho conseguito la laurea triennale in Economia Europea e maturato il mio interesse verso i temi della legalità e della trasparenza. Da sempre appassionata di scrittura e viaggi, ho un forte interesse verso i temi della concorrenza sleale e degli appalti pubblici. Consapevole del fatto che nel nostro Paese c’è ancora molto da fare, il mio sogno è quello di riuscire a lasciare una piccola impronta nel cammino verso il cambiamento.

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