Decisivo passo in avanti nella lotta al riciclaggio in Italia. Articolo a cura di Filippo Cucuccio

Nella categoria Ambiente e Territorio da su 10 marzo 2021 0 Commenti

Magistratura e forze di Polizia sono da tempo concordi nel ritenere fondamentale l’aspetto della collaborazione tra di loro per compiere un decisivo passo in avanti sulla strada dell’efficacia nella lotta al riciclaggio in Italia .

Un auspicio, che da qualche giorno non è un più soltanto un’apprezzabile dichiarazione di intenti, ma una reale possibilità. Infatti, tra gli ultimi atti nella sua qualità di Capo della Polizia di Stato prima di rilevare la responsabilità dell’Autorità delegata ai servizi di informazione e sicurezza, Franco Gabrielli ha sottoscritto con Giuseppe Zafarana, Comandante Generale della Guardia di Finanza, un Protocollo. Esso è finalizzato allo scambio di informazioni finanziarie su operazioni sospette.

Il Protocollo del riciclaggio

Il Protocollo, ispirato alla deroga concessa in materia di segreto di ufficio  prevista  nel testo della Quinta Direttiva Europea dell’Antiriciclaggio, consente lo scambio di informazioni finanziarie, dal Nucleo di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza agli Uffici Centrali della Polizia di Stato. Questi sono inerenti profili investigativi specialistici, come quelli condotti dalla Polizia Postale e delle Telecomunicazioni, dalla Polizia Stradale e quella Ferroviaria.

Il trasferimento di queste informazioni, legate all’analisi delle Segnalazioni di Operazioni Sospette (SOS) pervenute dai soggetti obbligati alla segnalazione all’Unità di Informazione Finanziaria della Banca d’Italia e da questa inoltrata alla Guardia di Finanza, non solo si rivela particolarmente prezioso, quale strumento indispensabile per l’approfondimento di indagini in materia di prevenzione del riciclaggio, ma anche rafforza la posizione operativa del Questore di Polizia.

Infatti, il Questore, che è titolare, insieme al Direttore Della Direzione Investigativa Antimafia, al Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo e ai Procuratori della Repubblica, del potere di proposta di misure di prevenzione patrimoniale, potrà, d’ora in poi, elaborando le relative proposte, avvalersi dei dati delle SOS, facendone richiesta direttamente al Comandante Provinciale della GDF. Insomma, un’efficace arma in più per contrastare in modo appropriato le minacce della criminalità economica.

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