Il mercato degli appalti: la ricerca di efficienza ed economicità e la tutela della concorrenza. Articolo a cura del Dr. Flavio Moltedo, discente del Master Anticorruzione, IV Edizione Università degli Studi di Roma Tor Vergata

Nella categoria Analisi e Ricerche, Articoli Master Anticorruzione da su 20 ottobre 2019 0 Commenti

Il mercato degli appalti è caratterizzato da un tipico trade-off: da una parte l’efficacia e l’efficienza richiesta dal punto di vista economico, dall’altra la necessità di rispondere a specifiche regole e norme per la scelta della controparte nel contratto per rispondere ai principi di tutela della concorrenza.

Entrambe le componenti di questo trade-off sembrano far riferimento ai due principi essenziali della Pubblica Amministrazione richiamati nell’articolo 97 della Costituzione Italiana: il principio del buon andamento, che, non a caso, è da intendersi come il perseguimento dei criteri di efficienza ed efficacia, e il principio dell’imparzialità, volto ad evitare qualsiasi discriminazione ed arbitrio nell’attuazione dell’interesse pubblico. Relativamente, dunque, alla disciplina degli appalti pubblici, quest’imparzialità guida il soggetto pubblico verso una maggiore tutela della concorrenza all’interno del mercato. Bisogna anche sottolineare come la tutela della concorrenza sia uno strumento estremamente efficace nel migliorare la “qualità” del mercato stesso; questo perché, secondo quella che dovrebbe essere la disciplina, l’appalto verrà assegnato all’operatore in grado di garantire il miglior rapporto tra offerta economica effettuata e proposta qualitativa del lavoro che viene offerto per la realizzazione del lavoro, dei servizi o delle forniture concernenti l’appalto da assegnare: verrà assegnato, dunque, all’operatore “migliore” possibile che presenta la cosiddetta “offerta economicamente più vantaggiosa” (OEPV). Questo fa sì che all’interno di quello specifico mercato a cui l’appalto si riferisce vi siano operatori validi che, di volta in volta o, in questo caso, “di appalto in appalto”, poiché trattasi di “operatore migliore” per l’appunto, ne innalzeranno la qualità, fornendo ai cittadini stessi un servizio qualitativamente sempre migliore.

Per quanto detto sopra, dunque, risulta fondamentale dare pari importanza sia al perseguimento dei principi di efficienza ed efficacia sia al rispetto delle norme che consentono di tutelare la concorrenza.

Lo strumento funzionale a risolvere questo trade-off tra necessità di tutelare la concorrenza e di operare secondo efficienza, efficacia ed economicità è individuato nella procedura concorsuale. Essa, infatti, nelle sue diverse forme (procedura aperta, procedura ristretta e procedura negoziata), consente alla Pubblica Amministrazione, che indice il bando di gara, di individuare, secondo criteri prestabiliti dall’Amministrazione stessa, e dunque nel rispetto delle regole di cui sopra, quel soggetto la cui offerta è risultata coerente e in linea con i criteri di aggiudicazione e che potrà occuparsi dell’esecuzione dell’appalto stesso secondo efficienza ed efficacia.

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