WHISTLEBLOWING E AGENDA ANTICORRUZIONE. CANTONE: WHISTLEBLOWING, SPERO CHE LA LEGGE POSSA ARRIVARE IN QUESTA LEGISLATURA PURCHÉ SI FACCIA BENE. TRANSPARENCY: IN ITALIA BUONE LEGGI, MA POCO OSSERVATE.

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L’apparato normativo è buono, con un punteggio di 62/100, ma l’applicazione delle norme è insufficiente E raggiunge un punteggio di soli 45/100: è quanto rileva il rapporto «Agenda anticorruzione 2017» di Transparency International Italia che analizza in quadro della corruzione nel nostro Paese, leggi e pratiche anticorruzione nel settore pubblico, privato e nella società per valutare le capacità dell’Italia di farne fronte.

Il report è stato elaborato nell’ambito del progetto Business Integrity Country Agenda (BICA), elaborato da Transparency International, con diverse organizzazioni del network di Transparency International in tutto il mondo vi hanno aderito.

Dall’inizio dell’anno fino al primo settembre, sono stati rilevati e segnalati dai media 566 casi: 439 sono riferiti a indagini, 76 a condanne, 10 a intervenute prescrizioni, 27 ad assoluzioni e 8 a patteggiamenti.

In questo quadro, ci sono due importanti lacune nella normativa italiana, segnala ancora Transparency: la «mancanza di tutele per chi segnala casi di corruzione» e «l’assenza di una regolamentazione delle attività di lobbying».

Il presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione (Anac), Raffaele Cantone, intervenendo alla presentazione del Rapporto di Transparency International Italia, il 10 ottobre 2017, ha evidenziato – riporta un lancio AGENSIR come “… la politica non può fare a meno dei fondi per finanziarsi, ma deve garantire la trasparenza”, auspicando con forza che, anche in assenza di norme specifiche, sia assicurato dai soggetti coinvolti “il massimo di trasparenza” nei finanziamenti per la campagna elettorale.

Per quanto riguarda il tema dei controlli finanziari sui partiti, il presidente dell’Anac ha osservato che bisogna tener conto della nuova situazione che si è creata, con l’attività di ricerca dei fondi che “si è spostata dai partiti ad altri enti, come le fondazioni”. Sulla legge in discussione per la tutela di chi denuncia casi di corruzione (il cosiddetto “whistleblowing”, valutata 25/100 nel report di TI Italia) Cantone è stato prudente affermando “Speriamo che la legge si riesca a fare già in questa legislatura, ma purché si faccia bene. Il testo approvato dalla Camera presenta delle criticità”. Sarebbe importantissima anche una legge che disciplini l’attività delle lobbies (dove TI Italia ha valutato la situazione con 29/100), ma secondo Cantone è un tema di cui “si fa fatica persino a parlare, per la connotazione negativa che assunto questo termine”, mentre il ministro della Giustizia Andrea Orlando ha evidenziato di aver “… segnalato più volte il tema delle lobby perché se non si disciplina il modo in cui la politica si relazione con il privato, si apre una spazio interpretativo anche per la magistratura. Questo tema va affrontato, ma non dal punto di vista governativo: il tema è trasversale”.
Quanto ai 566 casi di corruzione riportati dai media nazionali nei primi nove mesi dell’anno e censiti dal rapporto, il presidente dell’Anac ha invitato a leggere correttamente questo dato perchè “Non è soltanto l’emersione della corruzione, ma anche dell’anti-corruzione. Le indagini sono la prova della capacità di reagire delle istituzioni”.

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