MERITOCRAZIA E UNIVERSITA’. UN PAESE SENZA MERITO.

meritocrazia

A Napoli la Procura indaga sul test di medicina dello scorso 5 settembre. L’ipotesi è la corruzione: soldi in cambio di risposte. A Milano, negli stessi giorni, il rettore della Statale rinunciava a ricorrere al Consiglio di Stato contro la sentenza del TAR del Lazio che bloccava l’applicazione a Lettere del numero chiuso. Sono due notizie molto diverse ma ci raccontano di uno stesso problema, evidenzia Adolfo Scotto di Luzio, su Il Mattino del 24 settembre 2017, alle pagine 1 e 59.

Quali criteri abbiamo, se li abbiamo, per definire il diritto delle persone ad accedere al beneficio di risorse scarse? Perché una cosa è evidente: di fronte ad un numero inevitabilmente limitato di posti, l’unico procedimento legittimo in una società che non voglia ricadere nell’arbitrio è la risoluzione in termini gerarchici della ressa dei postulanti.

C’è chi viene prima e chi viene dopo.

Tre problemi si presentano a questo punto: qual è il limite dei posti disponibili? Come si costruisce l’ordine delle precedenze? E, soprattutto, come lo si mette al riparo dalle contestazioni?

Da molto tempo ormai lo Stato non riesce a svolgere un concorso senza che la procedura di selezione venga inficiata da una qualche forma di contestazione. Le pratiche corruttive sono poi diffusissime. Attorno ai meccanismi per mezzo dei quali l’amministrazione pubblica recluta il suo personale è così cresciuta, negli anni, una selva di associazioni di tutela dei cittadini pronte ad impugnare, di fronte al giudice, gli esiti di qualunque selezione per la più svariata serie di irregolarità.

Ognuno si sente defraudato del proprio diritto e chiede protezione, perché ognuno non dubita, neanche per un momento, di essere il portatore legittimo di quel diritto.

Perché è bravo, perché ha più bisogno degli altri, perché aspetta da un tempo in definito, a volte semplicemente perché si ritiene il più furbo.

In Italia i meccanismi di selezione non funzionano perché nel più vasto corpo della nostra società è l’idea stessa di selezione ad essere profondamente delegittimata.

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