NELLA PATRIA DEL DIRITTO LA REGOLA PIÙ URGENTE È IL RISPARMIO DELLE REGOLE.

Nella categoria Che si dice in giro da su 6 settembre 2017 0 Commenti

burocrazia_3671Racconta Michele Ainis sull’ESPRESSO  del 30 agosto 2017 della battaglia ininterrotta per svuotare il gran mare delle leggi (nel 2007 la commissione Pajno contò 21.691 atti legislativi dello Stato in vigore, cui però bisogna aggiungere almeno altrettante leggi regionali, nonché 70 mila regolamenti della più varia risma) e per  depurarne il linguaggio dal burocratese che lo rende inaccessibile ai comuni mortali:

  1. la «Taglialeggi», ossia la ghigliottina automatica per tutti gli atti legislativi anteriori al 1970, con poche eccezioni circoscritte: un meccanismo inventato dalla legge n. 246 del 2005, perfezionato attraverso una serie d’interventi, dopo di che sfasciato, smontato, rovesciato.
  2. Poi, la delega della Taglialeggi è stata emendata un paio di volte (dalle leggi 15 e 69 del 2009), mentre l’esecutivo con una mano ha tolto (mediante due decreti legge abrogativi, nonché per effetto del decreto legislativo 212 del 2010), con l’altra mano ha aggiunto (per mezzo del decreto «Salvaleggi»: n. 179 del 2009).

E in conclusione, nota il prof. Ainis, ne siamo usciti con più dubbi di quanti ne avevamo indosso prima, mistero sulle leggi abrogate e su quelle salvate, i vivi e i morti assiepati in un unico carnaio, nello stesso girone dell’inferno.

Sicché non resta che appellarsi a soluzioni drastiche, tranchant.

Da qui due idee per la prossima legislatura, con la speranza che qualcuno le raccolga. Primo: ogni nuova legge ha l’obbligo d’abrogarne due. Secondo: nessuna legge può superare mille parole.

Fonte: http://espresso.repubblica.it/attualita/2017/08/30/news/troppe-leggi-cosi-affonda-la-legalita-1.308756

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