La sete di denaro prosciuga gli acquedotti

Nella categoria Analisi e Ricerche da su 13 settembre 2017 0 Commenti

cilento

La gestione del territorio, la cura e lo sfruttamento responsabile delle sue risorse è un tema di vitale importanza per la politica e la Pubblica Amministrazione, ma molto spesso a causa di cattiva organizzazione, di scarsa lungimiranza si compiono sprechi e sperperi di denaro che uniti a un cattivo sfruttamento dei fondi causano enormi danni che poi inevitabilmente ricadono sotto forma di disservizi e spese extra sui cittadini.

I fatti che hanno coinvolto Acea a Frosinone sono un caso emblematico, come si evince chiaramente dalle parole del giornalista Claudio Gatti su Il Sole 24 ore del 7 Settembre 2017.

 

«Quella «sete» di denaro che ha prosciugato gli acquedotti.

Le radici dell`emergenza? Fondi per gli acquedotti nel «pozzo» della politica

 

La demagogia paga per chi la predica e costa per chi se la beve. Come l’acqua.

Così, a Frosinone, dove per anni gli amministratori locali hanno tenuto le tariffe idriche congelate, nonostante l’impegno con il gestore ad aumentarle in concomitanza con i suoi investimenti. Poi è arrivato il conto. Con tanto di arretrati e interessi, ovviamente. E adesso gli abitanti della provincia ciociara pagano ad Acea il doppio di quanto pagano i romani per via dell’odioso conguaglio prima deciso da un commissario e poi ratificato dal Consiglio di Stato. Nel frattempo gli amministratori responsabili di questa bomba a scoppio ritardato sono passati a fare altro.

Le radici dell’emergenza?

Una volta trasferiti i costi dallo Stato alle tariffe l’adeguamento al nuovo modello è stato lento.

In più, non si riesce a spendere tutto quello che stanzia, nel 2015 il tasso è stato del 78%

Dal ‘54 al ‘68 investito lo 0,24% del Pil, poi il crollo allo 0,15%, molto sotto il necessario.

Solo da poco la risalita»

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Sono laureato magistrale in Scienze dell'Informazione della Comunicazione e dell'Editoria e in Letteratura, Filologia Moderna e Linguistica e voglio diventare un insegnante. Mi piace scrivere e approfondire gli argomenti che mi interessano e credo che il tema della legalità, dell’educazione a una cittadinanza attiva e consapevole sia la base del vivere civile, l’unico modo per costruire un futuro migliore. Penso che questo progetto sia un ottimo modo per promuovere tutto ciò, un modo per avvicinare le nuove generazioni al tema della corruzione per imparare a riconoscerla e combatterla.

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