DIGITALIZZAZIONE DELLA GIUSTIZIA: IL RAPPORTO SULLO STATO DELLA GIUSTIZIA IN ITALIA PRESENTATO AL FORUM THE EUROPEAN HOUSE AMBROSETTI DI CERNOBBIO.

Nella categoria Che si dice in giro da su 12 settembre 2017 0 Commenti
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Fabrizio Massaro, a pagina 41 del Corriere della sera del 1 settembre 2017, evidenzia come dal Rapporto, in generale, la giustizia sembra diventata un po’ più efficiente. Perché, oltre alle leggi, è l’efficienza della magistratura che ha un impatto diretto sui cittadini.

Efficienza e risparmi passano per la valorizzazione della risorsa tecnologica: oltre al processo telematico in materia civile, introdotto nel 2014, è partito quello presso la Cassazione e, a inizio 2017, quello amministrativo.

Il semplice risparmio nel costo medio di 7 euro per comunicazione tramite ufficiale giudiziario, sostituito dalla comunicazione telematica, ha fatto risparmiare al ministero 66 milioni di euro (dai 60 milioni dell’anno prima).

Solo nel 2016 il ministero ha investito 88 milioni di euro, usati (anche) per comprare 35 mila nuovi computer rinnovando il 40% delle dotazioni.

È un altro imbuto che si allarga.

Passa anche da qui, oltre che dalla formazione non solo dei giudici ma del resto del personale, l’efficienza dei tribunali.

E il ministero è tornato ad assumere: a fine 2016 sono stati messi a concorso 800 posti da assistente giudiziario.

Inoltre i meccanismi di «degiurisdizzazione» (cioè ottenere giustizia fuori dai tribunali) come l’arbitrato e la «negoziazione assistita» adesso vengono spinti con incentivi fiscali ma è troppo presto per misurarne i risultati concreti.

Lo sforzo comunque viene premiato: la mediazione civile, secondo AMBROSETTI, «ha centrato gli obiettivi preposti e negli ultimi tre anni ha visto circa 186 mila iscrizioni annue, alleggerendo il carico sui tribunali». Nel 2011 erano stati 60 mila. Naturalmente non è risolutiva dei problemi dei tribunali, avendo ambiti limitati (tra questi, condominio, proprietà e altri diritti reali, successioni, assicurazioni, contratti bancali, affitto d’azienda). E poi comincia anch’essa a mostrare segni di fatica: l’aumento delle pendenze fa allungare i tempi delle decisioni, dagli 83 giorni del 2013 ai 115 del 2015.

Fonte: http://www.corriere.it/economia/17_agosto_31/lento-recupero-giustizia-civile-italia-8eabdff0-8e8c-11e7-ae8d-f3af6c904a41.shtml

 

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