IL FENOMENO DELLA CORRUZIONE IN EUROPA: GLI OBIETTIVI DEL CRIMINE ORGANIZZATO

Nella categoria Analisi e Ricerche da su 31 maggio 2016 0 Commenti

“In tutta l’UE vi è una disparità di comprensione su come il crimine organizzato utilizzi la corruzione. Solo una manciata di governi hanno prestato attenzione al problema e lo hanno analizzato in profondità (si veda ad esempio Regno Unito). Alcuni Paesi negano la presenza della criminalità organizzata (Cipro) o della corruzione (Lussemburgo) all’interno dei loro confini; altri mancano di studi empirici sul crimine organizzato (Cipro, Malta e Portogallo); in molti altri ancora, tale ricerca è, stata nel migliore dei casi, irregolare e incompleta.” È quanto si legge nel rapporto della Commissione Europea Examining the link between organized crime and corruption (2010), pubblicato dal Center for the Study of Democracy. Lo studio, attraverso l’analisi di dati empirici sulla portata dei due fenomeni negli Stati membri dell’UE, ha individuato i principali obiettivi delle pratiche corruttive messe in atto dalla criminalità organizzata.

 A causa delle grandi differenze tra le Istituzioni degli Stati membri, le strutture criminali in Europa possono ricorrere a pratiche corruttive in diversi modi. In alcuni paesi (come Italia, Bulgaria e Romania), è il clientelismo politico a creare un sistema verticale di corruzione che investe, dall’alto in basso, tutte le Istituzioni pubbliche: apparati amministrativi, magistratura e forze dell’ordine. In altri casi invece, sono i politici, i magistrati e i colletti bianchi a formare fitte reti di corruzione, che non si presentano in maniera sistematica ma che sono comuni, a vari gradi di intensità, a quasi tutti gli Stati membri.

Nel settore pubblico, le forme più diffuse e sistematiche di corruzione mirano principalmente ai politici e ai dipendenti di livello inferiore della polizia e della pubblica amministrazione, sebbene la criminalità organizzata si rivolga anche ad amministrazioni fiscali, regolatori finanziari e ad ogni altro organismo di regolamentazione che possa agevolare le attività criminali.

Riguardo la corruzione nelle Istituzioni politiche, si legge nel rapporto, è soprattutto a livello locale che la corruzione amministrativa e politica colpisce. Episodi di sindaci o consiglieri comunali condannati per reati di mafia e corruzione sono stati riscontrati in tutta Europa. La corruzione politica locale è particolarmente diffusa in regioni economicamente dipendenti dai mercati illegali (ad esempio lungo le frontiere orientali dell’UE) e dal sommerso (zone turistiche o a forte espansione immobiliare, come Costa del Sol in Spagna).

L’Istituzione più direttamente esposta alla criminalità è la polizia. L’acquisizione di informazioni su indagini, operazioni o concorrenti e l’ottenimento di protezione per le continue attività illegali costituiscono le principali ragioni che spingono il crimine organizzato a corrompere i poliziotti. Inoltre, non sono mancati i casi in cui i poliziotti corrotti diventano direttamente impegnati in attività criminali, specie nella distribuzione di droga e nella prostituzione.

La corruzione non risparmia neanche i funzionari doganali, corrotti dai gruppi criminali per evitare le indagini o per facilitare le frodi doganali. In particolare, la possibilità di ridurre il costo dei dazi si rivela una grande opportunità per i gruppi criminali, soprattutto per il contrabbando di prodotti soggetti ad accisa, come sigarette, alcol, olio e prodotti petroliferi . Sebbene in alcuni Stati membri dell’UE la presenza delle forze dell’ordine nei dazi doganali (come la Guardia Civile in Spagna, e la Guardia di Finanza in Italia) riduca le possibilità di corruzione dei funzionari doganali, in molti altri Paesi le agenzie doganali sono del tutto sprovviste di reparti interni di indagine, un dato che influenza negativamente le rilevazione di fenomeni corruttivi.

Oltre alle Istituzioni pubbliche, le reti criminali hanno un interesse particolare anche per il settore privato. Il rapporto ha fornito una lunga lista di pratiche corruttive relative alla produzione e l’approvvigionamento di merci illegali, dal contrabbando di sigarette da parte dei direttori di fabbrica, alla vendita di veicoli rubati da parte di concessionari di automobili. Attraverso la corruzione di dipendenti di aziende privati, i gruppi criminali hanno l’opportunità di ottenere ricavi significativi, praticare liberamente il riciclaggio di denaro sporco e facilitare le operazioni di mercati illegali.

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