L’importanza del fischio giusto al tempo giusto

Nella categoria Whistleblowing da su 18 marzo 2016 1 Commento

time-equals-moneyIl 4 Novembre 2015, la Securities and Exchange Commission (SEC) ha reso noto il compenso per un whistleblower che ammonta a più di 325 dollari. Il whistleblower ha aiutato l’autorità fornendole delle sostanziali informazioni che hanno fatto scattare le indagini da parte della SEC ed hanno reso possibile il recupero di un’ingente somma di denaro altrimenti persa a causa di una frode.

Tuttavia, la peculiarità della notizia non sta tanto nella ricompensa data al “soffiatore nel fischietto”, ma nel fatto che la SEC ha voluto sottolineare come la ricompensa sarebbe stata maggiore se il fatto fosse stato denunciato con maggiore tempestività. Il whistleblower in questione, infatti, ha come colpa quella di aver informato le autorità solo dopo la conclusione del rapporto di lavoro con l’impresa in cui lavorava.

La SEC è sempre stata molto attenta al tema del whistleblowing e non manca di dare generose ricompense; basti pensare che nel 2014 è arrivata a dare una ricompensa di oltre 30 milioni di dollari e 14 milioni l’anno precedente. Insomma, anche in questo caso il tempo è denaro e quindi la SEC vuole palesare l’incentivo monetario che è disposta a dare ai whistleblowers.

Andrew Ceresney, direttore della SEC’s Division of Enforcement ha dichiarato: “Gli insider delle aziende che sono a conoscenza di violazioni alla legge sono incoraggiati a venire direttamente, senza ritardi, così da prevenire che la cattiva condotta possa continuare inutilmente mentre gli investitori vengono danneggiati”. Inoltre, le autorità si dimostrano sicure nella validità del programma di whistleblowing, soprattutto per quel che riguarda la protezione dei whistleblowers. Lo stesso Ceresney aggiunge che “per i whistleblower sono previsti incentivi e protezione così come previsto dal Dodd Frank Act e dal SEC’s whistleblower program così che possano sentirsi sicuri nel fare la giusta cosa e possano denunciare immediatamente le frodi in corso, senza aspettare che il tempo passi”.

Altrettanto incisiva è la dichiarazione di Sean X. McKessy, Chief of the SEC’s Office of the Whistleblower che sottolinea come “il premio riconosce il valore delle informazioni e l’assistenza forniti, sottolineando anche la necessità di riportare le informazioni all’agenzia rapidamente”.

Il messaggio che la SEC cerca di mandare a tutti i possibili whistleblower pare essere molto chiaro, convincente e soprattutto di spessore. Il whistleblowing non può essere considerato un lavoro alternativo, né una ritorsione che i dipendenti possono attuare nei confronti delle proprie aziende nel caso di controversie o cessazione di rapporti di lavoro. Piuttosto, il whistleblowing deve essere un comportamento etico utile per combattere l’illegalità in qualsiasi momento e soprattutto con tempestività.

RIFERIMENTI:
http://www.sec.gov/news/pressrelease/2015-252.html

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sull'autore ()

Ho 22 anni, mi sono laureato in Scienze Economiche ed attualmente sono studente magistrale al primo anno di European Economy and Business Law. Sono un appassionato di musica, suono il violino, la chitarra e scrivo qualche canzone. Ho la fortuna di studiare e fare ciò che mi piace. Desideroso di mettere a disposizione le mie capacità penso che educare sia sinonimo di migliorare.

Commenti (1)

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  1. avatar Giovanni scrive:

    finalmente emerge la vera essenza e la finalita’ della segnalazione di condotte illecite!

    ancora una volta illustro la vicenda personale.

    il sottoscritto, in virtu’ del Giuramento di fedelta’ alla Repubblica, ha tutelato l’immagine e il prestigio del sistema-Stato.

    non ha agito e accettato la valutazione di condotta senza pregio, da perseguire e da segnalare all’Ispettorato Funzione PUbblica e al Prefetto di Palermo, del servizio alla Nazione svolto alla luce del Giuramento, a tutela delle funzioni di garanzia del Presidente della Repubblica e dell’ immagine e del prestigio dell’Universita’ di Palermo, articolazione del sistema-Stato, non perche’ eroe ma perche’ ha percepito in tempo, gli affetti devastanti conseguenti alla condotta amministrativa posta in essere dalla Amministrazione Universitaria, sull’immagine e il prestigio del sistema Stato!

    Se malauguratamente, l’ipotesi posta in essere dalla Amministrazione Universitaria, su un atto oggetto di decisione del Presidente della Repubblica, si fosse rivelata fondata, sarebbero accaduti i seguenti eventi conseguenziali:

    – Il Presidente della Repubblica, Organo di Garanzia, patrimonio della Nazione, non e’ affidabile in quanto non ha conferito la corretta connotazione giuridica all’atto oggetto del ricorso straordinario dichiarato inammissibile (D.D. 24/05/00 n.791);

    – il Consiglio di Stato e il MInistro del MIUR, Organi della Repubblica senza consulenti legali autorevoli che inducono in errore il Presidente della Repubblica;

    – il parere dell’Universita’ di Palermo, espresso in sede di Consiglio di Stato, erroneo e, conseguentemente, il docente della facolta’ di Giurisprudenza che lo ha comunicato al CdA dell’Universita’, INESPERTO!;

    infine :

    – chi dimostra l’inaffidabilita’ delle Istituzioni della Repubblica, premiato dalla Amministrazione Universitaria!

    Lo stesso rettore che si compiaciuto di segnalare il dipendente al Prefetto e all’Ispettorato Funzione PUbblica, ha riconosciuto il pregio della azione svolta dal dipendente ma, naturalmente non ha comunicato a S.E. il Prefetto di Palermo e all’Ispettorato della Funzione Pubblica, la cessazione degli effetti degli atti posti in essere contro il dipendente : quelli restano!

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