Ieri uguale ad oggi
La corruzione è sempre esistita, questo non significa che dobbiamo tollerarla, ma sicuramente ha sempre fatto parte dell’essere umano. Nessun periodo storico è riuscito a sottrarsi a questo mal costume. Anche su Giulio Cesare aleggiava il sospetto su come si fosse procurato grandi somme di denaro. Lo storico Svetonio quasi 2000 anni fa scriveva una frase rivolta ad alcuni senatori che potremmo tranquillamente fare nostra oggi. <<…gli abiti dei suoi governatori sembravano fatti solo di tasche>>. Anche Ovidio in una sua commedia scrive parlando dei corrotti in generale <<…si trovavano al foro, tutti a gareggiare in finzioni, mascherarsi da onesti, preparare imboscate, tutti nemici di tutti>>. Ci sono inquietanti analogie tra quello che riferiscono gli storici e la decadenza dell’epoca attuale. Ma, come si dice: tutto il mondo è paese. E la corruzione non è solo “cosa nostra”.
Negli anni 70 ad esempio ci fu lo scandalo Lockheed. Un’ azienda statunitense che produceva armi ammise di aver pagato tangenti ad importanti politici dei Paesi bassi, Germania dell’Ovest, Giappone ed Italia. E se vogliamo tornare ai giorni nostri, potremmo parlare del rapporto di Transparency International (https://www.transparency.it/) . Questa organizzazione colloca l’Italia al 69esimo posto nel mondo come paese con una percezione della corruzione da parte della popolazione molto alta.
La corruzione ferisce profondamente la dignità nazionale di ogni italiano e contribuisce ad aumentare la povertà. L’indagine si riferisce alla percezione della popolazione e non a dati reali. Se poi approfondiamo i dati veri (quelli definiti dai numeri) ci accorgiamo che le cose non stanno proprio così. E che i numeri ci dicono altro. Ad esempio un report della At Kearney (società di consulenza internazionale) sfodera numeri che sono più testardi delle nostre convinzioni, ed indica quella tedesca come l’economia sommersa più grande di tutti i paesi europei con 351 miliardi di euro pari a quella di Gran Bretagna, Belgio, Svezia, Irlanda e Austria messe insieme (http://www.atkearney.com/documents/10192/1743816/The+Shadow+Economy+in+Europe+2013.pdf) . Il nostro paese è dietro con 333 miliardi, non che ci sia da vantarsi ma, a dispetto dei luoghi comuni abbiamo circa 20 miliardi di “nero” in meno dei virtuosi tedeschi. Considerando la nostra esterofilia e l’auto-razzismo è un dato che fa piacere.
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