E’ una donna sudafricana il simbolo dell’integrità del 2014

Nella categoria Estero da su 3 gennaio 2015 0 Commenti

Transparency-International_Gordon-Welters_250-233x300L’avvocatessa Thuli Madonsela, public protector del Sud Africa, ha ricevuto lo scorso ottobre l’Integrity Award di Trasparency International, il premio ideato per elogiare la determinazione e il coraggio di chi è impegnato ogni giorno con il proprio lavoro nella lotta alla corruzione, correndo spesso rischi per la propria persona. Tale riconoscimento è stato attribuito, per l’anno appena concluso, alla donna che si è rivelata essere la prima combattente del fenomeno corruttivo nel suo paese, avendone indagato tutte le possibili manifestazioni riscontrate ai vari livelli del governo sudafricano, così come scritto da Trasparency International (“She went on to become the country’s top corruption fighter”.

Il public protector è una delle cariche previste dalla costituzione sudafricana con il compito di difendere la democrazia; la persona che ricopre tale ruolo ha la facoltà di investigare, sulla base di denunce ricevute o di propria iniziativa, in tutti i livelli governativi.
Tra le varie operazioni condotte, Madonsela e il suo team hanno investigato sul presunto abuso di denaro pubblico nella misura di milioni di dollari da parte del presidente sudafricano Zuma per lavori di ristrutturazione della propria residenza personale a Nkandla, invitando lo stesso a restituire gran parte del denaro utilizzato.
Nell’esercizio della sua funzione Madonsela si è rivelata un modello e una fonte di ispirazione, giudicando in modo imparziale e senza timori per la proprio incolumità, nonostante le molteplici pressioni a cui è facilmente soggetto un incarico di tale rilievo, guadagnandosi così il rispetto e l’ammirazione dell’intera società civile.

Nel discorso che ha tenuto in occasione della tavola rotonda promossa dalla Helen Zuman Foundation nel 2012 (link del report: http://hsf.org.za/resource-centre/roundtable-series/QRS24Sep_WEB.pdf),   Madonsela ha sottolineato un punto cruciale dell’analisi dei soggetti coinvolti nell’ambito del fenomeno corruttivo, che non deve tenere in conto solo la posizione del soggetto dotato di potere e che ne abusa per interessi personali; nella forma più diffusa di corruzione, la cosiddetta “mazzetta” sono infatti due le persone ugualmente coinvolte, chi la paga e chi la riceve. E questo tipo di situazione non è tipica solo dei livelli di autorità “elevati”, ma è osservabile quotidianamente in qualsiasi contesto entrino in gioco degli interessi privati. Forte di questa definizione estensiva della dimensione del problema, Madonsela ha condotto il proprio incarico di oppositrice alla corruzione con grande vigore ed in modo radicale, contrastandone ogni tipo di manifestazione ad ogni livello di governo.
Ed è quello che ci auguriamo possano fare tutte le persone che portano avanti questa battaglia.

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Ho 23 anni, studio Scienze Economiche e il mio sogno sarebbe lavorare in un’organizzazione internazionale nell’ambito della cooperazione e dello sviluppo. Credo molto nell’importanza della cultura, come fonte di ricchezza individuale e principale strumento di contrasto al fenomeno della corruzione.

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