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Nella categoria Azione Amministrativa e Prevenzione da su 27 gennaio 2015 0 Commenti

Come promesso, i nostimageri aggiornamenti sulla vicenda dei vigili urbani di Roma e la corruzione continuano. Facendo un brevissimo riassunto, nel precedente articolo abbiamo analizzato il perché, le critiche, ed il tumulto creato dalla notizia della rotazione dei caschi bianchi. Ora ci sono novità nella vicenda che meritano di essere evidenziate.
La rotazione, come abbiamo detto, serve ad evitare l’instaurarsi di fenomeni corruttivi che si possono creare con il tempo tra i controllori ed i controllati. L’idea, però, non è piaciuta ai vigili urbani che credono sia abbastanza inutile. Per il momento a ruotare sono solamente funzionari con incarichi amministrativi, dipendenti che svolgono incarichi d’ufficio. Ciò ha scatenato tante polemiche ed affermazioni che hanno permesso alla giornalista Elena Panarella di raccoglierle:
<< Quelli trasferiti di certo non lavorano nei posti decisivi si tratta di amministratori di software dei computer nei gruppi, di personale che si occupa di buste paga, centralinisti, segretarie. Insomma – denunciano i sindacati – di certo non si tratta di persone che, come ormai siamo abituati a sentire, hanno a che fare con reparti chiamati in causa con l’inchiesta di Mafia Capitale o altro >>. (Il Messaggero.it, 13 Gennaio 2015)
Marco Milani, il coordinatore romano della Ugl afferma: << Si tratta di trasferimenti senza cambio di mansione. Cioè quello che facevano in un gruppo lo vanno a fare in un altro. Se fosse stato un avvicendamento di mansioni invece e non solo di territorio lo avremmo difeso questo piano, perché così oltre ad eliminare le sacche di possibile corruzione si creava un progetto reale. E allora viene da pensare che è tutto un bluff >>. (Il Messaggero.it, 13 Gennaio 2015)
Dell’evento accaduto la notte di Capodanno (non per festeggiare la fine dell’anno, ma per protesta alla rotazione) come sappiamo, è stata aperta un’indagine dal comandante Generale Corpo di Polizia Locale di Roma Capitale Raffaele Clemente per verificare chi realmente stava in malattia e chi no, e dunque prendere provvedimenti. Il comandante ha trovato appoggio anche da parte del Presidente anticorruzione Raffaele Cantone, il quale ha dato il suo consenso al piano messo in atto; ed è per questo che si continuerà a portarlo avanti.
Ma cosa è realmente accaduto quella sera ce lo riassume Raffaele Clemente: << Questo corpo aveva correttamente e per tempo pianificato i servizi per festeggiare il Capodanno, quando alle 14 sono arrivati numerosi certificati di malattia. Questa cosa ci ha allarmato, ma non pensavamo assumesse dimensioni tali. Intorno alle 17 ci siamo resi conto che le defezioni erano arrivate a 500. Considerato che il servizio non poteva più essere pianificato come previsto, abbiamo deciso la misura della reperibilità, che il nostro contratto prevede per le situazioni di emergenza. Questo ha consentito l’afflusso di 146 colleghi che ci hanno aiutato e hanno sostanzialmente salvato il Capodanno e messo in sicurezza le persone accorse al “Concertone”. Questi colleghi hanno salvato la città, ritengo che il loro apporto, anche con differenza di idee rispetto alle riforme che stiamo portando avanti, abbia consentito a tutti noi di passare un Capodanno degno: a loro va il ringraziamento nostro e dei romani >> (Corriere della Sera.it, 13 Gennaio 2015)
Il 21 Gennaio, l’Anticorruzione ha convocato il comandante Raffaele Clemente a spiegare come vuole procedere alla rotazione, secondo quali regole e secondo quali meccanismi coinvolgere il personale. L’invito è stato recapitato attraverso una lettera (disponibile sul sito dell’ANAC http://www.anticorruzione.it/portal/rest/jcr/repository/collaboration/Digital%20Assets/anacdocs/Comunicazione/News/2015/Lettera_pres.Cantone,12.01.15.pdf) da parte di Raffaele Cantone in risposta a Stefano Lulli, segretario del sindacato Ospol, nella quale, inoltre, si sottolinea come la rotazione sia un elemento importante alla prevenzione della corruzione messo a disposizione dalla legge 190 del 2012, la cosiddetta legge Severino.
Il giorno dell’incontro Clemente, come da invito, si è recato da Cantone ed ha illustrato per circa un’oretta dettagliatamente il piano, senza lasciare nessuna dichiarazione. (Corriere della sera.it, 22 Gennaio 2015) Stiamo tutti aspettando il resoconto dell’Autorità Nazionale Anticorruzione sulla vicenda. Ci vorrà ancora qualche giorno e sapremo tutto.
Al prossimo aggiornamento!

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Ho 23 anni e sono uno studente al secondo anno di "Master of science in Business Administration" all'Università di Roma "Tor Vergata". Laureato nel 2014 in "Economia e Management" sempre a Tor Vergata. Diplomato al Liceo Scientifico Statale "Vito Volterra" di Ciampino nel 2011. La mia mail è: daniele.favero2@virgilio.it

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