Corruzione. Appalti. Violenza. Mafia Capitale.

Nella categoria Infiltrazioni mafiose da su 15 dicembre 2014 0 Commenti

Domenica 30 novembre.  “Er Cecato” viene fermato e arrestato dai Ros dei Carabinieri. Massimo Carminati, noto criminale e terrorista italiano, nonché affiliato della Banda della Magliana, era appena uscito di casa con il figlio quando i Ros si sono avvicinati e, brandendo mitra e pistole, l’hanno costretto a scendere dalla macchina. Viene ammanettato dietro la schiena e portato via, con l’accusa di associazione mafiosa.

Nello sguardo, la preoccupazione per il figlio si mischia a una vita di criminalità.

Ed è cosi che si apre lo scenario di “Mafia Capitale”, denominazione usata dai magistrati per indicare ciò che si è stagliato ( o scagliato) su Roma, dominandola grazie a una fitta rete di relazioni e amicizie. Un qualcosa di nuovo,  un’organizzazione senza precedenti.ì, una “mafia 2.0” secondo alcuni,  demolita grazie ad un’operazione della Procura di Roma, guidata da Giuseppe Pignatone.

È dal 2010 che i magistrati portano avanti quest’indagine (dal 2013, denominata “Terra di Mezzo”) ed ora, grazie a tecniche senza precedenti, sono riusciti a smantellare anni di illeciti e corruzione attorno alla gestione di appalti e nomine nella capitale.

In questi ultimi giorni 37 sono gli arresti, 100 gli indagati. Tra questi lo stesso ex sindaco Alemanno accusato di associazione a delinquere.

Sodalizio criminale. Impresa. Rapporti con i media. Affari tra imprenditori. Ed è proprio questo il volto della “nuova Mafia” (che poi, tanto nuova non è) caratterizzata da un vero e proprio do ut des.

Ma di che si tratta? Non c’è bisogno di cercare a lungo la risposta. Una spiegazione viene fornita direttamente dagli indagati, nelle intercettazioni telefoniche portate avanti dai Ros.

<< perché tanto, nella strada, glielo devi dire a “come si chiama” : COMANDIAMO SEMPRE NOI.. NO COMANDERA’ MAI UNO COME TE NELLA STRADA. Nella strada tu c’avrai sempre bisogno di… È normale che dall’amicizia deve nascere un discorso che facciamo affari insieme.. io ti fornisco l’azienda quella bona.. perché lui sta a costruì.. gli serve il movimento terra. Glielo dici.. “guarda che noi c’abbiamo delle aziende pure di costruzioni.. a chi t’appigli?.. ce l’avemo noi..”

QUESTI DEVONO ESSERE I NOSTRI ESECUTORI.. DEVONO LAVORARE PER NOI..

..capito che ti voglio dire. Si va a chiedere.. adesso si va.. adesso a bussacchiare..

Perchè voi fate li progetti.. la politica.. adesso che progetti c’avete? Teneteci presenti per i progetti che c’avete, che te serve? Che posso fare? Come posso guadagnare, che te serve il movimento di terra? Che ti attacco i manifesti?.. ecco, te lo faccio io.. perché se poi vengo a sapè che te lo fa un altro, capito? Allora è una cosa sgradevole…

Entrare in affari con gli imprenditori attraverso un rapporto paritario, al fine di avere vantaggi reciproci. E ci è riuscita Mafia Capitale. Eccome! Tanto da attribuire a “Er cecato” anche il titolo di “Re di Roma”.

Appalti per decine di milioni di euro vinti da società collegate a Carminati. Violenza, usura ed intimidazioni non si tralasciavano, per ogni mafia che si rispetti.

Ed in questo “Mondo di mezzo” – cosi definita dallo stesso Carminati nel dicembre del 2013, con chiaro riferimento a Tolkien – politica e criminalità si incontrano.  Connubio che non ha risparmiato Gianni Alemanno, al quale sarebbero stare riservate particolari erogazioni di utilità, come i 75000 euro per cene elettorali, come risulta dalle intercettazioni telefoniche tra Salvatore Buzzi e Giovanni Campenni, l’uno collaboratore di Carminati nonché capo di una serie di cooperative che lavoravano nel terzo settore; l’altro anello di collegamento tra il clan di Carminati e le ‘ndrina Mancuso, organizzazione con non pochi interessi sul territorio romano.

Ma la politica non si ferma a destra. A sinistra se ne occupava lo stesso Buzzi che in un’intercettazione afferma di essersi comprato  Coratti, presidente del consiglio comunale del Pd.

Mafia Capitale. Mafia a destra e mafia a sinistra. Perché d’altronde è proprio questo ciò che distingue il reato stesso di associazione mafiosa dalla semplice associazione criminale. L’avere più sponde in politica.

Tags: , , ,

avatar

sull'autore ()

Studentessa di Business Administration all'Università degli Studi di Roma Tor Vergata, 23 anni. Ancora non so chi sarò da grande. Per ora mi appassiono a tutto ciò che riguarda eticità, trasparenza ed integrità; sperando di poterne fare, un giorno e in qualche modo, il mio lavoro.

Lascia un commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *