PREMIO AMBROSOLI, ELOGIO DEL CORAGGIO CIVILE. PRESIDENTE MATTARELLA: “FINGERE DI NON VEDERE AIUTA L`ILLEGALITÀ”
«Ritrarsi dalle proprie responsabilità e fìngere di non vedere non è un comportamento neutrale: al contrario costituisce un obiettivo e un concreto aiuto all’illegalità e a chi la coltiva». Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, onora così la figura di Giorgio Ambrosoli, l’avvocato che non finse di non vedere e che da commissario liquidatore della Banca privata italiana si oppose in totale solitudine al faccendiere siciliano Michele Sindona, pagando con la vita il suo coraggio.
Era il luglio di 40 anni fa, l’Italia infestata dal terrorismo e dalle trame. E l’avvocato Ambrosoli – come evidenzia Antonio Castaldo, su Il Corriere della Sera del 10 luglio 2016, “Ambrosoli, l’eroe borghese che l’Italia non ha dimenticato” – famolto più di quanto in realtà gli era umanamente chiesto: se si fosse limitato all’ordinario, se avesse portato a termine la liquidazione senza infastidire i potenti, nessuno lo avrebbe biasimato, anzi, per lui si sarebbero spalancate le porte di una luminosa carriera.
Non solo: come scrisse l’avvocato Ambrosoli “… la sanzione penale quindi colpirà i responsabili di alcuni fatti, ma rimarrà di tutti l’amarezza che dissesti come quello della Banca Privata, che determineranno per la collettività nazionale gravi squilibri e comunque costi, possano verificarsi malgrado il sistema dei controlli in essere …”.
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