Big Data: un nuovo strumento per la lotta alla corruzione?

Nella categoria Analisi e Ricerche da su 30 ottobre 2017 0 Commenti

La trasparenza e la crescita dei sistemi informatici vanno di pari passo. E’ stato dimostrato che all’implementazione delle leggi che regolano la trasparenza è conseguito uno sviluppo diretto dei sistemi informatici di e-government. Questo successo deriva dal fatto che attraverso l’analisi dei dati è possibile controllare le azioni dei dipendenti ed è possibile sviluppare decisioni più accurate. Come evidenziato dal report di Kroll, il 44% delle frodi e degli atti corruttivi in azienda è stato rilevato da whistleblower a fronte del 39% da indagini interne e al 32% rilevato dai manager. L’azienda, sotto questo punto di vista, si trova in secondo piano nella lotta alla corruzione interna, perché la maggior parte delle rivelazioni avvengono di spontanea volontà da dipendenti e non dall’impresa in prima linea. Come può l’azienda essere in prima linea per evitare ciò? Un articolo all’interno di questo report che ha come autori Newman, Glanville e Slavek, sembra fornire la risposta a questa domanda: il data analytics. Infatti è di comune uso, indagare su frodi e corruzione per campione sulle transazioni e la documentazione ad alto rischio. Attraverso il data anlytics è possibile esaminare migliaia di dati e tenere sotto controllo tutte le transazioni. Usando degli utenti molto specializzati è possibile, secondo quest’articolo, aumentare le misure di controllo attraverso la costruzione di un database con parole chiavi. Le parole chiavi hanno la funzione di evidenziare transazioni a rischio o comportamenti a rischio da parte dei lavoratori in modo da prevenire l’episodio corruttivo e stopparlo sul nascere. Il database inoltre può essere aggiornato e di conseguenza evitare che le parole chiavi siano evitate dai soggetti nel corso del tempo. Questo sistema, ovviamente, non dà la certezza che il cliente sia un truffatore o che il dipendente stia eseguendo una truffa ai danni dell’azienda; infatti essa serve semplicemente a captare un’anomalia. Una volta rilevata, sarà compito dei manager indagare e cercare una giustificazione al caso. “Una strategia basata sul rischio che permette di risparmiare tempo e denaro” (Global Fraud and Risk Report, Kroll, 2017) ma che al tempo stesso permette all’azienda di essere in prima linea nella lotta alla corruzione e non solo di basarsi su whistleblowers e autorità giudiziarie.
Il McKinsey Global Institute già nel 2011 aveva identificato due aree riguardanti le politiche pubbliche dove i big data possono essere applicati: le frodi e per ottimizzare la riscossione delle tasse. Uno studio del Policy Exchange, basandosi sul report della McKinsey, ha stimato che l’utilizzo dei big data nel settore pubblico della Gran Bretagna causerebbe un risparmio totale al governo inglese tra i 16 e i 33 miliardi di sterline, risparmiando fino a tre miliardi in frodi e migliorando il prelievo di tasse sia dal punto di vista dell’equità sia come mezzo per bloccare l’evasione.

uk risparmio

I big data possono prevenire e curare episodi illeciti quindi possono essere utilizzati in maniera giusta e non solo a fini commerciali o di sorveglianza, generando un miglioramento collettivo della società. Un esempio è lo studio citato precedentemente, dove nel caso delle frodi il risparmio potenziale sarebbe addirittura un intervallo tra il 30% e il 40% .Tanti miliardi in più nelle casse di un governo significano indirettamente un sistema pubblico migliore; con più scuole, più soldi per la ricerca ed ospedali più efficienti. I big data però non vanno intesi solo come controllo e analisi a posteriori, ma essi possono essere utilizzati anche come uno strumento di prevenzione e di misurazione molto potente che può generare un vantaggio indiscutibile per la collettività.

 

Fonti:

J. Bertot, P. Jaeger & J. Grimes, “Using ICTs to create a culture of transparency: E-government and social media as openness and anti-corruption tools for societies”, Government Information Quarterly, 27, pp. 264-271 (2010).

Yiu, C. “Big data opportunity. making government faster, smarter and more personal, 2012.” Policy Exchange.(Cited on page 28.).

Global Fraud and Risk Report, Kroll, 2017

Big data: the next frontier for innovation, competition, and productivity, McKinsey, 2011.

Tags: , , , , , , , ,

avatar

sull'autore ()

Vivo a Roma, studio Economia. Amo tutto ciò che riguarda il circostante. Credo in una rivoluzione culturale più che politica e attraverso questo progetto voglio contribuire ad essa.

Lascia un commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *