Garanzie fidejussorie, svolta per l’anticorruzione
L’Autorità Nazionale Anticorruzione, la Banca d’Italia, l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni e l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato hanno istituito un tavolo di lavoro comune per affrontare il problema delle “garanzie tossiche” che pompano l’assegnazione dei contratti pubblici. Il progetto, già anticipato tra le linee della relazione di Luglio, ora è realtà. Il tavolo ha lo scopo di affrontare i problemi presenti sul mercato e di trovare soluzioni per arginare le illiceità commesse nel rilascio di garanzie fideiussorie, con un occhio di riguardo per quel che riguarda l’assegnazione di contratti pubblici. Soprattutto nell’ostacolare i confidi, consorzi che svolgono attività di garanzia collettiva per agevolare le imprese consorziate nell’accesso al credito bancario. Essi vengono spesso utilizzati per attività illecite, rilasciando garanzie non autorizzate a privati e ad istituzioni pubbliche. Scopo fondamentale del tavolo è quello di individuare delle azioni di prevenzione ed evitare che enti non autorizzati emettano garanzie. Possibili strumenti di prevenzione, delineati nella nota, sono all’interno delle linee guida da destinare alle stazioni appaltanti, agli organi fideiussori e agli operatori economici, in modo tale da favorire la selezione di imprese finanziarie idonee al rilascio delle garanzie.
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