In principio fu………….la corruzione

Nella categoria Italia da su 11 aprile 2015 0 Commenti

Non si può parlare di corruzione senza sforzarsi di capire il significato etimologico di questa parola. CORRUZIONE: dal latino: corruptio, composto da con- e rumpere (rompere). Degenerazione spirituale e morale, depravazione, totale abbandono della dignità e dell’onestà. Derogare e indurre a derogare i propri e altrui doveri in cambio di denaro o di altri vantaggi personali. Questa è la definizione che i dizionari danno di tale parola.
Per capire la vastità del fenomeno è interessante scorrere i titoli dei giornali che quotidianamente escono in edicola. <Così corrompevo i politici> (Corriere della sera, 7 aprile 2015). <I segreti del super manager coop, altri trenta appalti nel mirino> (Repubblica, 7 aprile 2015). < I burocrati? Più corrotti dei politici> (La Stampa, 7 aprile 2015). <Assunzioni, nomine, e ricerca dei voti>. ( Il Mattino, 7 aprile 2015). Se non se ne parla in prima pagina c’ è sicuramente un articolo sulla corruzione all’interno del giornale. Mazzette, bustarelle, tangenti, appartamenti e regalie varie sono gli strumenti di uso comune che i vari giornali denunciano quotidianamente.
Val la pena di citare su questo argomento aforismi di grandi personaggi.  <Questa società italiana appare putrefatta e moralmente fiacca. Tutta, non soltanto il governo e il sottogoverno: tra chi sta dentro il palazzo e chi sta fuori c’è una corrispondenza. La corruzione dei politici e dei loro manager è una costante della vita politica italiana e forse non soltanto italiana: nasce soprattutto dal bisogno di procurarsi l’enorme quantità di soldi che i partiti e le loro correnti divorano, coinvolge tutti o quasi, creando una ragnatela di reciproci ricatti> (Norberto Bobbio).
< Quando i ricchi furfanti hanno bisogno di quelli poveri, quelli poveri possono fare il prezzo che vogliono> (William Shakespeare).
< Un popolo che elegge corrotti, impostori, ladri, traditori, non è vittima, è complice> (George Orwell).
< Settimo comandamento: non rubare. Dio ci ha fatto un trattamento di favore, perché ha scritto questo comandamento proprio per noi italiani, è una norma ad personam, anzi pare lo abbia scritto direttamente in italiano. E’ quello al quale si obbedisce di meno, in Italia lo capiscono anche i bambini, ma forse solo quelli. Oggi essere ladri non fa più nessun effetto, eppure vendere la propria anima è il punto più basso della storia dell’umanità> (Roberto Benigni). Tragicamente comico.

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Ho 23 anni e sono uno studente al secondo anno di "Master of science in Business Administration" all'Università di Roma "Tor Vergata". Laureato nel 2014 in "Economia e Management" sempre a Tor Vergata. Diplomato al Liceo Scientifico Statale "Vito Volterra" di Ciampino nel 2011. La mia mail è: daniele.favero2@virgilio.it

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