ANTIDOTI ALLA CORRUZIONE: trasparenza, buone prassi e sanzioni efficaci

Nella categoria Eventi da su 28 febbraio 2015 0 Commenti

IMG_9455Dopo il post di Emanuele Mendola (http://anticorruzione.eu/2015/02/antidoti-alla-corruzione/) torniamo a parlare del convegno (http://webtv.camera.it/evento/7551).
Nel corso del convegno è risultato chiaro l’accento sulla necessità di prevenire la corruzione piuttosto che curarla. Trascurare la prevenzione è un po’ come voler vincere una partita al novantesimo, nei tempi supplementari, quando ormai è già tardi. Applicare una sanzione significa intervenire dopo che l’illecito è stato commesso; bisogna comunque intervenire, questo è certo, ma nella consapevolezza del fallimento dell’azione preventiva. Investire sulla prevenzione della corruzione significa quindi agire sulla testa del problema per ridurre la necessità di ricorrere al meccanismo punitivo.
Il convegno, prima di approdare a Roma, ha toccato Torino, Bari e Milano Marittima, con l’idea di creare dibattito pubblico sul tema anticorruzione. Vorrei riportare alcune delle frasi che più mi hanno colpito nel corso dell’incontro.
Il Segretario Generale FLEPAR INAIL Avv. Tiziana Cignarelli ha sottolineato che: “Di corruzione si parla tanto, ma poi, in realtà non si comprende bene quali siano le strade per affrontare una vera prevenzione della corruzione. Le strade sono tante, non ce n’è una sola [….] Gli interventi devono essere sistematici e plurimi.”
La Presidente della commissione Giustizia della Camera dei deputati On. Donatella Ferranti ha affermato che: “La lotta alla corruzione, all’evasione fiscale, a tutti i reati contro la Pubblica Amministrazione, non è soltanto un principio di etica morale o un’affermazione del principio di legalità, ma ha a che vedere anche e soprattutto con lo sviluppo della nostra economia” […] “Con la legge Severino si è dato un primo segnale, si sono alzati i minimi ed i massimi di pena dei reati più gravi”.
Il Presidente dell’Unione Nazionale Avvocati Amministrativisti Avv. Umberto Fantigrossi: “Alcune volte il cittadino paga anche per avere quello che gli spetterebbe in base alla legge per avere una concezione edilizia, un’autorizzazione, questo perché non si fida degli strumenti che ha e che avrebbe a disposizione per ottenere legalmente quello che gli spetta in tempi rapidi”. Questa è quella che si chiama corruzione diffusa, ma che mina lo stesso le fondamenta della società.
L’On. Prof. Andrea Giorgis della commissione Affari Costituzionali della Camera dei deputati afferma che: “Il contrasto alla corruzione necessita di una pluralità di interventi, sul piano giuridico positivo, penale, amministrativo, del procedimento e dell’organizzazione dello Stato [….]”
L’On. Avv. Anna Rossomando ha concluso l’incontro, cercando di sintetizzare i principali elementi emersi. Sul lato della punizione: “Si deve intervenire sulla pena accessoria, come l’interdizione dai pubblici uffici e si devono colpire i patrimoni”. Sul lato della prevenzione e della trasparenza: “La prevenzione deve avere una dimensione moderna, snella ed efficace [….] Trasparenza come effettivo veicolo di controllo, che ha a che vedere con la democrazia [….] La corruzione si sviluppa dove c’è opacità, dove i processi decisionali non sono trasparenti.”
Vorrei concludere con la frase, molto significativa, detta dalla Presidente dell’Unione Nazionale Avvocati Enti Pubblici UNAEP Avv. Antonella Trentini: “Non si risolve tutto in un giorno. Ma un giorno bisogna pur cominciare. Cominciamo da oggi”.

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Ho 23 anni e sono uno studente al secondo anno di "Master of science in Business Administration" all'Università di Roma "Tor Vergata". Laureato nel 2014 in "Economia e Management" sempre a Tor Vergata. Diplomato al Liceo Scientifico Statale "Vito Volterra" di Ciampino nel 2011. La mia mail è: daniele.favero2@virgilio.it

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