Recensione del libro di Caselli – Lo Forte, a cura di Filippo Cucuccio.

Nella categoria Analisi e Ricerche da su 1 marzo 2022 0 Commenti

Gian Carlo Caselli – Guido Lo Forte “La giustizia conviene- Il valore delle regole raccontato ai ragazzi di ogni età”, Piemme, Milano, 2021, pagg. 221, Euro 16,50

Sembra particolarmente appropriato il sottotitolo di questo bel libro scritto a quattro mani da due ex magistrati, Gian Carlo Caselli e Guido Lo Forte, che, nel rappresentare nella loro vita professionale un presidio della legalità, l’hanno consacrata a spendersi nel perseguimento non solo di un formale rispetto delle regole, ma,anche e soprattutto, nel più ambizioso obiettivo di puntare al valore della giustizia.

Si diceva di appropriato sottotitolo – Il valore delle regole raccontato ai ragazzi di ogni età-, in quanto questa opera è, inizialmente, nata, forse,dal desiderio di spiegare ai più giovani, perché evitare le tentazioni di imboccare le strade dei facili guadagni legati ai comportamenti contrari alle regole e perché, viceversa, si può essere felici nel percorrere il sentiero della legalità; per, poi,peraltro, proporsi a una platea di potenziali ascoltatori/lettori ben più ampia, contenendo una serie di importanti messaggi destinati alla totalità della società civile.

Scritto con uno stile agile e decisamente godibile,questo libro si articola in 18 capitoli, che disegnano nel loro complesso un percorso, in cui il lettore viene accompagnato ed assistito nel comprendere il reale significato e il valore, sia di alcuni principi della nostra Carta Costituzionale, sia del ruolo dei principali organi costituzionali di cui è composto il nostro sistema, senza,comunque, disdegnare la citazione di riferimenti teorici indispensabili per una loro soddisfacente comprensione.

Naturalmente, un “occhio di riguardo” è dedicato ai temi della giustizia, dei suoi operatori, del suo funzionamento, delle sue criticità con una narrazione, che si arricchisce di ricordi personali e di testimonianze probanti di chi, come i due AA., le ha vissute in prima persona sul campo.

C’è, anche, spazio per la trattazione di argomenti normalmente considerati “scomodi”: come,quando si affronta il tema della mafia e non ci si sottrae a soffermarsi a sottolineare la sorprendente e malaugurata connivenza con insospettabili esponenti della classe politica locale e nazionale, di quella imprenditoriale e finanziaria e, persino, di quella ecclesiastica; o,come negli ultimi tre capitoli del libro, si affrontano, sia i conflitti storici tra legalità e giustizia, sia il tema della sicurezza e il potenziale conflitto che determina nell’endiadi legalità giustizia. Sia, infine, la questione morale con lasua crisi d’importanza,  che si sta registrando nella nostra contemporaneità nei diversi ambiti, magistratura inclusa.

Il libro si chiude con un decalogo di comportamenti, proposto dai due AA., con cui si dettano le linee guida per una società civile migliore, in cui le singole individualità risultino adeguatamente valorizzate, in un contesto complessivo di elevata dignità morale;presupposto indispensabile per la realizzazione degli obiettivi socio – economici di uno stato e di una società civile, che vogliano ispirarsi ai principi di tutela della legalità, nel segno di una giustizia, comunque, perfettibile. Una sfida appassionante, ma, certamente, non utopistica!

 

 

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