EURO-PIATTAFORME. Scienza, tecnologia ed economia. Recensione a cura di Filippo Cucuccio

Nella categoria Ambiente e Territorio da su 6 marzo 2021 0 Commenti

L’emergenza sanitaria da Covid-19, oltre ai suoi drammatici effetti, sta sicuramente rappresentando un elemento di spinta formidabile per il ripensamento del modello di sviluppo della nostra società nel terzo decennio di questo secolo, delineando scenari profondamente innovativi. Si tratta di un processo cognitivo di ampio respiro, in cui un ruolo cruciale va attribuito agli investimenti in ricerca, portati avanti dalle singole nazioni e collettivamente da intese sovranazionali, e alle ricadute in termini di sviluppo socioeconomico. In questo panorama, spicca il tema delle infrastrutture tecnologiche, con quello, ad esse collegato, delle piattaforme tecnologiche condivise a livello di Unione Europea. Un tema che costituisce l’asse portante di questo volume.

Il dato di partenza, che è bene ricordare, riguarda la carta d’identità dell’Unione Europea, con una popolazione inferiore al 10% di quella mondiale, con un 20% degli investimenti globali in ricerca e sviluppo, un 25% della ricchezza mondiale e un terzo delle pubblicazioni scientifiche. Una carta d’identità che questo libro si propone di arricchire con una serie di analisi formulate da ricercatori ed economisti, per offrire al lettore un quadro complessivo dello stato dell’arte delle piattaforme tecnologiche europee, dei progetti e dei progressi italiani ed europei registrati finora.

Il volume è suddiviso in tre parti. Nella prima vengono trattati vari temi, spaziando dal ruolo del Consiglio europeo di ricerca nucleare (Cern) e dall’ambiziosa via che esso intende percorrere verso l’obiettivo delle alte energie a quello delle infrastrutture di ricerca in Europa e dei risultati finora conseguiti nei diversi settori; dal diffondersi delle cosiddette «isole della conoscenza» e degli strumenti innovativi negli appalti per la ricerca a sottolineature particolari legate all’ambito biomedico e a quello della biologia molecolare; dalla considerazione di quanto è stato fatto finora per l’attività spaziale da parte dell’Agenzia spaziale a quella relativa all’industria farmaceutica nei suoi aspetti innovativi. Infine, viene affermata la crucialità dell’eurosinergia, anche per modificare un’immagine che mostra un gapconsolidato tra i Paesi dell’area centro-settentrionale dell’Europa e gli altri dell’area mediterranea, tra cui l’Italia.

Nella seconda parte, tra i contributi risalta quello che illustra le specificità delle reti in fibra ottica, nel quale si parla anche delle reti italiane e dei futuri sviluppi della tecnologia quantistica. Interessante, a questo riguardo, è la descrizione sia di quello che può essere considerato un pilastro fondamentale per il supercalcolo scientifico dell’intero sistema italiano di ricerca, con un’attenta analisi delle strutture di ricerca disseminate sul territorio dell’Emilia Romagna, sia dell’infrastruttura di ricerca per la high performance microelectronics, legata allo sviluppo del mercato mondiale dei semiconduttori.

Si fa riferimento anche allo Human Technopole, nato dalla riconversione dell’area originariamente dedicata all’Expo di Milano del 2015, all’Agenzia spaziale europea e allo European Institute of Innovation & Technology, con le sue otto piattaforme, dedicate ciascuna a un aspetto essenziale per lo sviluppo.

Nella terza parte viene esaminata l’interazione tra le tecnoscienze e le euroinfrastrutture, soffermandosi sul valore strategico del programma Horizon Europe, che da quest’anno sostituirà il precedente Horizon 2020; sull’importanza determinante degli investimenti pubblici in questo settore e sulla necessità di un ulteriore impulso alla capacità di coordinamento dell’Unione Europea per favorire il progresso scientifico e il rilancio economico della nostra società dopo la pandemia.

La lettura di questo libro è utile a quanti vogliano conoscere le opportunità di crescita nella condivisione della ricerca che ci possono riservare i prossimi anni, ma anche a coloro che in questi mesi si trovano a prendere decisioni strategiche nei singoli Paesi dell’Unione Europea, mettendo mano ai diversi piani di rilancio economico.

 

https://www.laciviltacattolica.it/recensione/euro-piattaforme-scienza-tecnologia-ed-economia-una-connessione-cruciale-per-litalia/

Euro-piattaforme: scienza, tecnologia ed economia. Una connessione cruciale per l’Italia
a cura di ALBERTO QUADRIO CURZIO – MARCO FORTIS – ALBERTO SILVANI
Bologna, il Mulino, 2020, 416

avatar

sull'autore ()

Lascia un commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *