MERITOCRAZIA. ROGER ABRAVANEL: “LA DIDATTICA È SPESSO INADEGUATA MA DI PREMIARE LA QUALITÁ MIGLIORE E DI PUNIRE QUELLA PEGGIORE NON SE NE PARLA NEMMENO”

Nella categoria Analisi e Ricerche da su 6 ottobre 2017 0 Commenti

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Un altro dei problemi che affligge l’Università italiana è quello della didattica.

L’Università non deve soltanto fare ricerca ma formare per il mondo del lavoro.

Secondo Roger Abravanel su Il Corriere della Sera del 4 Ottobre 2017 anche questo compito non è eseguito in maniera decente, visto che i datori di lavoro lamentano uno scollamento tra le competenze davvero ricercate e quelle acquisite dai neolaureati e si tratta di un problema trasversale a tutte le facoltà.

Inoltre sono gli studenti stessi che riferiscono di essere insoddisfatti del proprio percorso di studio.

 

Valutare la didattica non è un compito facile, e non esiste in Italia nessun meccanismo atto a premiare la didattica migliore e punire quella peggiore.

Secondo l’Autore le Università non devono competere solo per i fondi ma anche per gli studenti migliori che devono essere premiati non con un “110 e lode” ma garantendo loro un futuro migliore.

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Sono laureato magistrale in Scienze dell'Informazione della Comunicazione e dell'Editoria e in Letteratura, Filologia Moderna e Linguistica e voglio diventare un insegnante. Mi piace scrivere e approfondire gli argomenti che mi interessano e credo che il tema della legalità, dell’educazione a una cittadinanza attiva e consapevole sia la base del vivere civile, l’unico modo per costruire un futuro migliore. Penso che questo progetto sia un ottimo modo per promuovere tutto ciò, un modo per avvicinare le nuove generazioni al tema della corruzione per imparare a riconoscerla e combatterla.

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