MERITOCRAZIA. ANDREA ICHINO: “PER AVERE UNA VERA AUTONOMIA I DOCENTI DEVONO SUBIRE LE CONSEGUENZE NEGATIVE O POSITIVE DELLE LORO DECISIONI”
Come possibile correttivo a una maggiore autonomia universitaria al fine di contrastare la corruzione Roger Abravanel su Il Corriere della Sera del 4 Ottobre 2017 riporta l‘idea di Andre Ichino secondo la quale i docenti devono essere responsabili e subire le conseguenze negative e positive delle proprie scelte, ricevendo minori o maggiori fondi a seconda della qualità della loro ricerca, cosicché si crei una vera concorrenza tra gli atenei per accaparrarsi gli studenti migliori, i soli che garantirebbero più fondi.
La concorrenza stimolerebbe una feconda gara per far emergere i talenti migliori, superando il sistema della cooptazione malsana, rendendo davvero conveniente e utile premiare i ricercatori più validi.
Questo approccio funziona nel mondo anglosassone, ma da noi l’idea non decolla, si è provato con valutazioni esterne come quella dell’Anvur, ma premi ai migliori non si sono visti, rendendo dunque del tutto ininfluenti le stesse valutazioni esterne.
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