L’importanza della trasparenza

Nella categoria Azione Amministrativa e Prevenzione da su 4 ottobre 2017 1 Commento

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Ieri 3 Ottobre 2017 si è tenuta all’Università di Roma “Tor Vergata” un incontro nell’ambito dell’ottavo modulo del Master Anticorruzione “La trasparenza come strumento di prevenzione del conflitto di interessi e della corruzione”.

Di particolare interesse e rilievo sono state le parole della Professoressa di Diritto Costituzionale, Consigliere ANAC e Componente della Commissione per le Riforme Costituzionali Ida Nicotra che ha descritto il panorama legislativo italiano sulla trasparenza della Pubblica Amministrazione.

 

Nel suo appassionato discorso Ida Nicotra ha parlato del funzionamento del decreto legislativo 33 del 2013, il quale obbliga la Pubblica Amministrazione a pubblicare puntualmente dati e documenti ufficiali sul sito Amministrazione Trasparente al fine di garantire la trasparenza, intesa come accessibilità totale, allo scopo di tutelare la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica.

 

Alla basa di questa norma c’è un principio di lealtà tra le Istituzioni e i cittadini, uno scambio, fondato sul confronto e sul controllo.

In tutto ciò ha un ruolo di rilievo l’ANAC che ha il compito di farsi portavoce dei cittadini intervenendo tramite segnalazione.

Non esistono delle vere e proprie sanzioni nei casi di inadempienza ma la Professoressa ha sottolineato quanta importanza abbia quella che viene chiamata “sanzione reputazionale” o sanzione sociale che si esplica come un vero controllo dell’etica pubblica da parte dei cittadini, mediato dall’ANAC.

 

L’obbligo di pubblicazione sul sito Amministrazione Trasparente è una forma di controllo sociale ex ante cioè delineato dalla legge ed eseguito in assenza di una richiesta.

Col decreto 97 del 2016 l’Italia recepisce il F.O.I.A cioè il Freedom of Information Act.

Si tratta di un modello di trasparenza integrale nel quale non è il legislatore a decidere cosa deve essere pubblicato perché permette al cittadino di accedere tramite richiesta, sempre e in maniera assolutamente gratuita a tutti i dati, senza bisogno di esplicare la motivazione. Questo decreto integra e completa il quadro normativo esistente aggiungendo un modello ex post al decreto legislativo 33 del 2013, creando un quadro armonico, tanto è vero che la Pubblica Amministrazione sembra averlo ben recepito, nonostante le incomprensioni dovute al naturale adattamento della burocrazia al nuovo quadro.

 

Il diritto e il dovere alla trasparenza è garantito da queste due norme tuttavia queste vanno armonizzate e bilanciate con altre norme che garantiscono diritti ugualmente importanti, come quelle che tutelano la privacy delle persone rispetto a tematiche sensibili come la salute, o quelle che riguardano la protezione di dati sensibili protetti da Segreto di Stato.

 

Nicotra conclude il suo discorso riflettendo su come la trasparenza non significhi soltanto vigilanza e controllo, o in senso deteriore andare a curiosare sui guadagni altrui.

La trasparenza è partecipazione alla vita pubblica, è cittadinanza attiva, consapevolezza e interesse verso il Bene Pubblico.

In sintesi la trasparenza è partecipazione.

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Sono laureato magistrale in Scienze dell'Informazione della Comunicazione e dell'Editoria e in Letteratura, Filologia Moderna e Linguistica e voglio diventare un insegnante. Mi piace scrivere e approfondire gli argomenti che mi interessano e credo che il tema della legalità, dell’educazione a una cittadinanza attiva e consapevole sia la base del vivere civile, l’unico modo per costruire un futuro migliore. Penso che questo progetto sia un ottimo modo per promuovere tutto ciò, un modo per avvicinare le nuove generazioni al tema della corruzione per imparare a riconoscerla e combatterla.

Commenti (1)

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  1. avatar Giovanni scrive:

    il rettore dell’Universita’ di Palermo in carica, prof. Micari, partecipa alla competizione elettorale per la presidenza della regione.
    IL cittadino Micari, ha diritto a partecipare alla competizione elettorale e il diritto e’ tutelato dall’art. 51 della Costituzione.
    Tuttavia, e’ necessaria l’adozione di un dispositivo di blindatura istituzionale con esercizio temporaneo sostitutivo dei poteri rettorali previsti dallo statuto, finalizzato a tutelare l’Universita’ statale di Palermo, ente della Repubblica, al servizio esclusivo della Nazione, alla luce della Costituzione, da ingerenze politiche ed elettorali.
    Ho inoltrato all’ANAC il quesito sulla necessita’ di applicare un dispositivo volto a neutralizzare il precedente creato dall’Universita’ di Palermo.
    Con il precedente creato, altri rettori di universita’ statali o chiunque appartenga ad organi istituzionali degli enti statali, puo’ partecipare a competezioni elettorali rimanando in carica, trasformando le istituzioni statali in potenziali comitati elettorali, fonti di consenso.
    E’ un precedente che lede l’ordinamento della Repubblica, che deve essere prevenuto con strumenti efficaci di tutela.
    La P.A. deve essere trasparente e regolata unicamente dalla Costituzione e dalla Legge.

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