Acqua: le perdite sono inversamente proporzionali agli investimenti
Continuiamo la nostra rassegna sul tema della gestione dell’acqua in particolare soffermandoci sul tema degli investimenti.
«Non si riesce a spendere tutto quello che si stanzia: il tasso di realizzazione degli interventi finanziati nel 2014 è stato dell’81,5%, mentre nel 2015 è sceso al 78 per cento.
Poi la morosità. Scrive Claudio Gatti, su Il Sole 24 ore del 7 settembre 2017, alle pagine 1 e 5, che secondo uno studio di Utilitalia, la federazione delle aziende operanti nel settore idrico ed energetico, nel 2012 (ultimo anno disponibile) i cosiddetti “crediti scaduti”, ovvero le bollette inevase, rappresentavano il 47% del fatturato dei gestori, pari a circa tre volte gli investimenti realizzati a valere sulla tariffa nel 2on. Risultato: sempre secondo Utilitalia, «il tasso annuo di rinnovo delle reti è mediamente pari a 11,8%». Ogni anno vengono cioè sostituiti mediamente 3,8 metri per ogni chilometro di rete, un ritmo che implica un ciclo di sostituzione completa della rete di ben 250 anni. «Chi si intende di cambiamento climatico pronostica una frequenza sempre maggiore di situazioni come quella che abbiamo avuto quest’anno, e quindi un’alterazione permanente del ciclo dell’acqua», sostiene il professor Massarutto. «E chi è sempre stato abituato a usare acqua con larghezza si troverà m maggiore difficoltà nel momento in cui ce ne sarà meno del solito».»
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