NORME ANTI-CORRUZIONE COME PRINCIPI BASE PER I GIOCHI OLIMPICI 2028. Il contratto tra LA e il COI prevede l’astensione da qualsiasi atto che implichi corruzione e frode.
A cura di Letizia Pittiglio
Le olimpiadi moderne come le conosciamo noi nacquero nel 1894, sotto la proposta di Pierre De Coubertin. Sociologo e psicologo della sua epoca cercava di trovare metodi educativi innovativi che portassero ad un miglioramento della società in generale. E fu così che su ispirazione dei giochi olimpici greci trovò nella pratica sportiva uno strumento di elevazione dei popoli, nonché di comunione e fratellanza al livello internazionale. Il 23 giugno del 1894, ultimo giorno del congresso che istituiva i giochi olimpici moderni, venne deciso che la prima città ospitante sarebbe stata Atene nel 1896.
Venne, contestualmente, istituito il Comitato Olimpico Internazionale che si sarebbe dovuto occupare dell’organizzazione dei giochi olimpici e della diffusione del movimento olimpico. Il COI è stata la prima organizzazione internazionale come la concepiamo noi oggi, che addirittura precedette la nascita della Società delle Nazioni dopo la prima guerra mondiale.
Da sempre le vicende dei Giochi Olimpici si sono intrecciate con quelle storiche e politiche. Inoltre a tutti i paesi che partecipano alle Olimpiadi è chiesto di aderire ai principi contenuti nella Carta Olimpica nonché ai valori generalmente riconosciuti dal movimento olimpico. Se non si adempie a determinati standard si viene esclusi dalla partecipazione ai giochi, allo stesso modo in cui non è possibile essere ammessi in Unione Europea se non vengono adempiuti determinati standard che costituiscono l’identità storico-sociale dei paesi europei.
Il procedimento che vede la scelta della candidata per ospitare i giochi olimpici è tortuoso e complesso. Numerosi sono i requisiti che una città deve rispettare. Il procedimento prevede che venga riconosciuto, prima, lo status di candidata ufficiale; conseguentemente, in base a dei punteggi basati su diversi parametri, viene scelta la città che effettivamente ospiterà i giochi olimpici. È dopo questa scelta che avviene la stipula di un contratto tra il COI e l’autorità che rappresenta la città ospitante.
Nel contratto stipulato tra il Comitato Olimpico Internazionale e la città ospitante i giochi olimpici del 2028 le parti si impegnano a rispettare i principi fondamentali del movimento olimpico e della carta olimpica. Tra i requisiti fondamentali per la prima volta, però, viene inserito il rispetto di norme antifrode e anticorruzione. I giochi olimpici moderni dalla loro nascita nel 1894 si sono sempre fatti promotori di valori universali per la creazione di un mondo migliore. Dunque il fatto che nei requisiti fondamentali vengano ora inserite norme anticorruzione fa ben pensare che tali valori siano stati assimilati dalla società al pari del rispetto di principi fondamentali quali i diritti umani.
Al punto 13.2 alla voce “Requisiti fondamentali”, il Comitato Olimpico Nazionale, la città ospitante e il Comitato Organizzativo dei Giochi Olimpici, deve nelle sue attività relative all’organizzazione dei giochi olimpici:
- Proibire ogni forma di discriminazione con riferimento ad una nazione o ad una persona sulla base della razza, colore, sesso, orientamento sessuale, lingua, religione, opinione politica o altro, origine sociale o nazionale, proprietà, nascita o altri status;
- Proteggere e rispettare i diritti umani e assicurare che ogni violazione dei diritti umani sia risolta in una maniera consistente con gli accordi internazionali, leggi e regolamenti validi nel paese ospitante e in una maniera consistente con tutti i principi e standard dei diritti umani internazionalmente riconosciuti, inclusi i Principi Guida delle Nazioni Unite sul Business e i Diritti Umani validi nella nazione ospitante; e
- Astenersi da qualsiasi atto che includa fenomeni di corruzione e frode. L’espletamento di tale funzione anti-corruttiva deve essere, altresì, conforme a tuti gli accordi internazionali, leggi e regolamenti validi nello Stato ospitante; nonché agli standard di anticorruzione internazionalmente riconosciuti.
Il rispetto di norme anticorruzione è messo al pari del rispetto dei diritti umani nonché della proibizione di ogni forma di discriminazione. Sembrerebbe che qualche passo avanti sia stato fatto. Nonostante questo rifiuto sia stato formalmente riconosciuto nessuno ci assicura che poi venga, effettivamente, seguito dai fatti.
Per saperne di più: International Olympic Committee (Luglio 2017) – Host city contract principles
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