Speak Up!!!

Nella categoria Whistleblowing da su 21 gennaio 2016 0 Commenti

SpeakUpIl 21 aprile 2015 Transparency International ha pubblicato un report intitolato Speak Up in cui tratta il tema delle difficoltà incontrate dalle persone nel denunciare atti di corruzione di cui sono testimoni.

Un sondaggio condotto nel 2013 da T.I. rivela che le persone nel mondo si sentono oltraggiate dalla dilagante corruzione, dalla mancanza di credibilità e di trasparenza delle istituzioni. Nonostante la maggior parte degli intervistati dichiari di essere pronta a lottare contro la corruzione in prima persona e si dichiari disposta, nel caso si trovasse testimone di un atto di corruzione, a denunciare la situazione, poi, in realtà, i dati sulle denunce effettive ci raccontano un’altra storia.

Quali sono dunque i motivi che frenano un testimone a denunciare l’episodio di corruzione alle autorità competenti? Purtroppo riferire episodi di corruzione è tutt’altro che semplice ed è per questo che, nonostante la buona volontà espressa, ben il 74 % delle persone che hanno assistito ad atti di corruzione dichiara di non aver denunciato l’illecito.

Molti sono gli ostacoli che fanno sì che le persone optino per il silenzio e che gli “aspiranti whistleblower” si trovano a dover fronteggiare. Secondo T.I. uno dei primissimi fattori che inducono le persone a optare per il silenzio è la mancanza di fiducia nelle istituzioni: è sentimento comune che le istituzioni preposte non abbiano la capacità di far fronte alla situazione. Un’ulteriore barriera è dovuta alla parziale o assente legislazione esistente nei diversi paesi in tema di tutela dei whistleblowers. Tra i paesi dell’Unione Europea infatti solo 4 su 27 risultano avere una legislazione avanzata su questo tema, tutti gli altri risultano avere quadri legali incompleti o del tutto inesistenti. Inoltre, le istituzioni incaricate dovrebbero fornire canali di denuncia anonima pratici ed efficaci e spesso non è così. I canali preposti, qualora esistenti, sono insufficientemente pubblicizzati e poco accessibili.  Ci sono poi i fattori culturali che influiscono fortemente sul comportamento del cittadino e che riguardano l’area dell’istruzione e formazione.

Il report di T.I. si propone proprio di evidenziare come in realtà denunciare gli illeciti sia possibile, così come è possibile fare qualcosa di concreto per contrastare la corruzione. Sono state prese come esempio le esperienze che Transparency sta svolgendo in sette paesi dell’unione europea (Repubblica Ceca, Grecia, Ungheria, Irlanda, Lettonia, Lituania e Lussemburgo) raccontando come stiano assistitendo le persone in ogni passo della procedura di denuncia contro atti di corruzione.

Ogni volta che si presenta uno degli ostacoli sopra elencati, entra in gioco T.I.: l’associazione fornisce gratuitamente assistenza e consulenza legale in via confidenziale a tutti i testimoni che ne facciano richiesta, inoltre crea e implementa campagne di educazione pubblica, oltre a raccogliere e pubblicare dati.

Nel report vengono forniti molti esempi di come sia stato possibile superare ogni ostacolo, e di come l’associazione, fornendo assistenza diretta, sia riuscita ad agevolare i whistleblower, fornendo loro gli strumenti giusti per far fronte ad ogni difficoltà derivante dalla denuncia di atti di corruzione.

Leggere il racconto di queste esperienze ci dimostra che è davvero possibile cambiare l’atteggiamento dei cittadini rispetto alla lotta contro la corruzione.

Link del report: http://issuu.com/transparencyinternational/docs/2015_speakup_en?e=2496456/12424694

Fonti dei dati:

  • Transparency International, Global Corruption Barometer, 2013
  • European Commission, Special Eurobarometer 397: Corruption, 2014 a

Tags: , , ,

avatar

sull'autore ()

Ho 22 anni e sono una studentessa di Scienze Economiche con il sogno e l’obiettivo di realizzare qualcosa di socialmente utile nella mia vita. Ho scelto questo ambito di studi perché sono certa che sia un campo molto importante, che influenza la vita delle persone in modi più profondi di quanto possa apparire, e che questo settore mi potrà dare la possibilità di aiutare gli altri.

Lascia un commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *