Incentivi legali per i whistleblowers nel settore privato

Nella categoria Whistleblowing da su 7 gennaio 2016 0 Commenti

Nel mio precedente articolo “Proteggere i whistleblowers ex ante & ex post” (qui trovate il link: http://anticorruzione.eu/2015/12/proteggere-i-whistleblowers-ex-ante-ex-post/#comments) ho analizzato, da un articolo di Frederic St-Martin (consigliere all’ Autorité des marchés financiers “AMF, Québec’s financial regulator”) come, per i whistleblowers, le misure di prevenzione ex ante siano importanti quanto quelle protettive ex post.

Ora St- Martin si occupa degli incentivi legali per i whistleblowers nel settore privato (qui trovate l’articolo originale in inglese: http://www.fcpablog.com/blog/2015/10/15/frederic-st-martin-legal-incentives-for-whistleblowing-in-th.html).

Da sole le misure protettive ex post sono insufficienti per i whistleblowers, dunque, c’è bisogno anche delle misure preventive. Considerando i benefici economici portati da un meccanismo efficace di reporting, le imprese private devono adottare delle misure protettive che permettono di evitare la vittimizzazione del whistleblower e portano ad un significativo cambiamento dell’organizzazione.

L’ACFE (Associazione Italiana Certified Fraud Examiners) è la più importante e diffusa associazione al mondo per la lotta alla frode, con più di 50.000 aderenti e centinaia di ramificazioni in oltre 52 Paesi. Quest’associazione ha stimato che, in media, un’organizzazione perde il 5% dei ricavi grazie a tutti i tipi di frodi. Qui potete trovare il report sui reati e gli abusi nell’occupazione: http://www.acfe.com/rttn/docs/2014-report-to-nations.pdf

Negli Stati Uniti e nel Canada, lo sviluppo di meccanismi di reporting d’illeciti è qualcosa di espressamente richiesto dalla legge, che serve ad aumentare la protezione dell’investitore, la responsabilità sociale d’impresa e la trasparenza. In questi Stati viene richiesta pubblicamente alle società quotate in borsa un’implementazione dei meccanismi di reporting per i whistleblowers riguardo specialmente alla parte di ragioneria e revisione dei conti. Nel Regno Unito è passato recentemente l’obbligo di dotarsi di misure per i whistleblowers per le grandi banche e le compagnie d’assicurazione. Nel Regno unito esiste il PIDA (Public Interest Disclosure Act) che fornisce grande protezione ai segnalatori che scovano illeciti.

Un altro incentivo legale messo in atto dagli U.S. e U.K. riguarda il permesso di limitare la responsabilità delle aziende per quanto riguarda atti di corruzione commessi dai loro dipendenti o rappresentanti. In Inghilterra le aziende devono avere dei buoni meccanismi di segnalazione per i whistleblowers, se sono sprovviste rischiano la persecuzione penale proprio per non essere state in grado di prevenire l’illecito, visto che non avevano meccanismi per farlo. In America funziona in maniera molto simile. Se le aziende mettono in atto l’implementazione di norme efficienti, programmi etici che includono l’anonimato e sistemi confidenziali dove gli impiegati e gli agenti possono riportare e cercare assistenza riguardo attuali o potenziali condotte illecite, allora avranno una responsabilità minore nel caso in cui si verificasse un episodio di corruzione interna.

In America le aziende quotate in borsa dovrebbero essere ulteriormente incentivate ad adottare meccanismi credibili di reporting dal fatto che i whistleblowers non necessariamente devono riportare l’illecito alle autorità prima di tutto per essere idonei ad un premio sotto il Dodd-Frank Act (qui trovate la spiegazione del Dodd-Franck Act: http://www.borsaitaliana.it/notizie/sotto-la-lente/dodd-frank-act-143.htm). Queste aziende possono sperare di avere un vantaggio dal fatto che, in accordo con il NBES (National Business Ethics Survey), il 92% dei lavoratori americani preferisce scoprire gli illeciti internamente, perchè cosi facendo essi possono anche aver diritto ad una ricompensa maggiore.

Dunque, in contrasto con il detto comune che i premi indeboliscono i meccanismi interni di reporting, la disponibilità di un premio finanziario per i whistleblowers può anche incentivare le aziende ad adottare meccanismi credibili di reporting in modo tale da assicurarsi che è l’azienda la prima ad aver trovato l’illecito ed aver preso le appropriate azioni correttive.

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Ho 23 anni e sono uno studente al secondo anno di "Master of science in Business Administration" all'Università di Roma "Tor Vergata". Laureato nel 2014 in "Economia e Management" sempre a Tor Vergata. Diplomato al Liceo Scientifico Statale "Vito Volterra" di Ciampino nel 2011. La mia mail è: daniele.favero2@virgilio.it

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