Ricompensa di 12 milioni di dollari al whistleblower che ha denunciato illeciti in una clinica americana

Nella categoria Whistleblowing da su 26 novembre 2015 0 Commenti

False Claim Act, tre parole che dal lontano 1863 permettono agli Stati Uniti di recuperare un miliardo l’anno frodato alla Pubblica Amministrazione.

12309444_10205279910858745_1282242550_nIn America chi denuncia l’illecito verso la pubblica amministrazione viene ricompensato con cifre che vanno dal 15% al 25% dei rimborsi ottenuti dallo Stato. È successo a Micheal Rielly, ortopedico dell’ospedale No-Profit fa
di North Broward, il quale dopo aver denunciato i fatti accaduti sul suo posto di lavoro ha ottenuto una ricompensa di circa 12 milioni di dollari, dei circa 69,5 di risarcimento al governo statunitense. Nel 2010 decise di denunciare i mega-compensi ricevuti da molti dei suoi colleghi. Dalle indagini è emerso che alcuni cardiologi e ortopedici tra il 2008 e il 2009 avevano ricevuto dai 150 mila ai 300 mila dollari in più rispetto al “valore delle prestazioni offerte” ricevendo stipendi che andavano dal milione netto per i cardiologi fino ad arrivare agli 1,3 milioni per gli ortopedici. Cifre da capogiro che violavano i limiti finanziari imposti ai distretti ospedalieri dallo Starke Statute, dove è previsto che i medici siano pagati secondo il valore medio di mercato, e non in rapporto al volume dei pazienti indirizzati all’ospedale. Questi sostanziosi “surplus” venivano versati al personale con una parte di quanto il distretto ospedaliero riceveva dal programma sanitario del governo. Una perdita netta enorme per il sistema sanitario statunitense, il quale non poteva rimanere indifferente.

Arrivata la sentenza positiva della Corte, sia il dottor Rielly sia il governo americano hanno ottenuto un risarcimento notevole, che vanno a premiare ancor di più lo sforzo impiegato in questi anni nella lotta all’anticorruzione e l’introduzione dello strumento whistleblowing, suo grande alleato. Da segnalare le parole di Shimon Richmond, del dipartimento della salute e dei servizi umani degli Stati Uniti d’America, che ha parlato emblematicamente di “sradicare” dal sistema sanitario questi comportamenti illeciti. Un importante incentivo, affinché questo avvenga, è che azioni come quelle del Dott. Rielly siano appoggiate e premiate per far si che molte più persone denuncino, e che la frequenza delle segnalazioni aumenti, senza alcuna paura di doversi scontrare con i cosiddetti “poteri forti”, perché il “potere forte” per eccellenza, lo Stato, è dalla tua parte.

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Vivo a Roma, studio Economia. Amo tutto ciò che riguarda il circostante. Credo in una rivoluzione culturale più che politica e attraverso questo progetto voglio contribuire ad essa.

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