La corruzione nel mondo: il caso Albania
Edi Rama, il primo ministro albanese, da anni combatte il malaffare e la corruzione in Albania. La pratica di elargire bustarelle e mazzette infesta da sempre gli uffici e la politica locale. Nei giorni scorsi però, proprio per contrastare questo fenomeno, il governo ha aperto una piattaforma online, chiamata E-Albania, che servirà a evitare fenomeni di corruzione.
Questo progetto, che è stato finanziato dalla Banca Mondiale, offrirà ai cittadini albanesi numerosi servizi finanziari su internet, eliminando quindi il contatto con i funzionari pubblici. Questa separazione fisica tra cittadino e amministratore permetterà una diminuzione drastica della corruzione, che spesso avviene negli uffici e nei palazzi dell’amministrazione.
Sarà più difficile che un cittadino possa dare bustarelle o mazzette al funzionario di turno. Inoltre, questo progetto abbasserà sensibilmente il costo della burocrazia e soprattutto non farà perdere tempo prezioso agli albanesi.
E-Albania non sarà rivolto solamente ai cittadini ordinari ma anche a commercianti e agli imprenditori, che potranno compilare e inviare le loro pratiche direttamente dal computer di casa. Presto nascerà anche un’infrastruttura a Tirana che stabilirà la base giuridica di tutto il progetto.
Il progetto del primo ministro è stato accompagnato dal supporto costante dell’Unione Europea, che, fino ad ora, ha già stanziato 100 milioni di euro per combattere la corruzione e il malaffare in Albania.
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Certo di sicuro… e sono pronto a scommettere che prenderanno il volo pure i 100 milioni di euro…. poveri illusi!!!