Il Coni crea una piattaforma per denunciare la corruzione sportiva
Dopo lo scandalo che ha sommerso il mondo del pallone mondiale, il Comitato Olimpico Nazionale Italiano (Coni) corre ai ripari e crea una piattaforma attraverso la quale denunciare attività di corruzione sportiva sul territorio. L’idea, che si sta sempre più diffondendo in Italia e nel mondo, vuole creare un canale diretto tra cittadino ed ente in modo tale da far emergere, in maniera del tutto anonima, fenomeni di corruzione che interessano il mondo dello sport.
Il whistleblowing ormai sta diventando una realtà anche nel nostro paese: denunciare anonimamente la corruzione, senza incorrere in azioni legali o vendette, sta prendendo piede e sembra essere il modo più sicuro per far emergere fenomeni illeciti che avvengono in Italia, evitando l’ostacolo quasi insormontabile dell’omertà.
L’annuncio della piattaforma del Coni arriva proprio durante il Forum della Pubblica Amministrazione 2015, nel quale Giovanni Malagò, presidente dell’ente, ha mostrato questo nuovo meccanismo di incoraggiamento alla denuncia.
La piattaforma è stata messa a punto da una società italiana, la Nttagic, attraverso il sistema di condivisione SharePoint, usato da Microsoft. Il cittadino potrà denunciare tranquillamente senza essere riconosciuto, in base a un algoritmo che genera casualmente delle credenziali identificative che, però, non vengono collegate con la persona fisica che sta mettendo a punto la denuncia.
Malagò è rimasto molto soddisfatto per il lavoro svolto: “Il principio di trasparenza e buon andamento degli enti pubblici è fondamentale nella tutela dell’interesse collettivo e le attività fraudolente e corruttive devono essere scoraggiate in tutti i modi. È fondamentale poter far leva su un meccanismo di segnalazione che tuteli chi denuncia azioni o tentativi di corruzione o altri illeciti. L’innovazione tecnologica può rappresentare un valido alleato garantendo la riservatezza del segnalante attraverso meccanismi informatici.”
La possibilità di denunciare fatti illeciti dovrà allargarsi sempre di più in tutta la pubblica amministrazione, per fare in modo che in cittadini onesti riescano a far emergere il malaffare senza incorrere in vendette personali e non. L’Autorità Nazionale Anticorruzione ha messo in piedi un Piano lo scorso 28 aprile per far dotare tutti gli enti pubblici di piattaforme del genere.
Tags: Coni, Giovanni Malgò, scandalo Fifa, whistleblowing