Tre miti riguardo la corruzione

Nella categoria Estero da su 9 maggio 2015 0 Commenti

La corruzione viene definita come abuso di una posizione di fiducia a proprio beneficio.

Nell’opinione espressa in una TED talk di Afra Raymond – un esperto di valutazione di proprietà che sta portando avanti in Tobago, il suo paese d’origine, una campagna per la trasparenza amministrativa- vi sono tre miti da sfatare per comprendere prima, e contrastare poi, il fenomeno della corruzione.

Il primo mito è che nel sentire comune la corruzione spesso non viene vista come un vero crimine. Quando ci riuniamo tra amici e discutiamo del problema della criminalità, solitamente nessuno parla veramente di corruzione. E così, quando il commissario di polizia va in televisione a parlare di crimine, non parla di corruzione. E neppure ne parla il Ministro degli interni, quando parla di crimini. E invece, dovremmo tutti comprendere che la corruzione è un crimine. Un crimine economico, perché fa razzia del denaro dei contribuenti.

Il secondo mito da sfatare è che la corruzione è solo un piccolo problema. Potremmo veramente pensare che in italia la dimensione della corruzione sia esigua, in quanto risulta essere di 60 miliardi, come riportato dalle fonti ufficiali? In realtà, tutto quel che sappiamo della corruzione, ci indica che è un problema enorme.

Il terzo è che laddove vi sia una spesa di denaro pubblico, senza obbligo di rispondere e senza trasparenza, sarà sempre equivalente a corruzione, che vi si trovi in Russia, in Nigeria o in Alaska.

Ma come sfatare questi miti, che sono così radicati nel sentire comune? Sfatare il mito significa, riportare con gli appropriati strumenti, la realtà dei fatti.

Afra Raymond fornisce alcuni consigli tra cui avere a disposizione informazioni su come, dove, quando si ripetono reati di corruzione nelle amministrazioni, ricavabili su siti a livello internazionale come Alaveteli.com. Questo è un open source, con documenti, e permette di fare una richiesta di Libertà di Informazione, di porre una domanda agli apparati statali digitando solamente la domanda; ad esempio: quanti ufficiali di polizia hanno precedenti penali? Il sito manda  la domanda alla persona giusta, vi dice quando il limite di tempo sta per scadere, tiene traccia di tutta la corrispondenza, la pubblica, e diventa un archivio di conoscenza pubblica. Il sito equivalente indiano è chiamato iPaidABribe.com e per l’Italia c’è “Diritto di sapere’’; Tutto questo volume di informazioni ha un notevole impatto e secondo l’intervento nella Ted Talks di Anne Milgram, procuratore generale dello stato New Jersey dal 2007, mostra come  statistiche efficienti hanno permesso di costruire un buon indicatore del rischio, che ha aiutato i giudici a prendere decisioni maggiormente corrette, non basate esclusivamente sull’istinto personale.

 Il risultato: una riduzione del crimine nelle città del 26%. E questa sembrerebbe “Non scienza dei dati ma arte di vincere per la giustizia” ed abbattere i tre miti.

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Studio economia internazionale, credo fermamente in questo progetto per una diffusione dell'informazione su tematiche importanti quali l'integrità e la cultura. "Se prima ti ignorano, poi ti deridono, quindi ti combattono. E alla fine hai vinto."

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