Sky atlantic presenta “1992”
“Tutto era cominciato un mattino d’inverno, il 17 febbraio 1992, quando, con un mandato d’arresto, una vettura dal lampeggiante azzurro si era fermata al Pio Albergo Trivulzio e prelevava il presidente, l’ingegner Mario Chiesa, esponente del Partito Socialista Italiano con l’ambizione di diventare sindaco di Milano. Lo pescano mentre ha appena intascato una bustarella di sette milioni, la metà del pattuito, dal proprietario di una piccola azienda di pulizie che, come altri fornitori, deve versare il suo obolo, il 10 per cento dell’appalto che in quel caso ammontava a 140 milioni.”
(Enzo Biagi, Era Ieri. Rizzoli, 2006)
E’ l’inizio di Mani Pulite, e così comincia una fiction da dieci puntate prodotta da Sky Cinema che vedremo su Sky Atlantic a fine marzo.
Conosciamo molto degli anni ’70, sul terrorismo e gli anni di piombo. La politica di quegli anni è stata osservata con la lente d’ingrandimento – basti pensare, abbastanza recentemente, all’Andreotti de “Il Divo”. Gli anni ’90, invece, sono ancora relativamente inesplorati. E pensare che si trattò di un decennio spartiacque, di cui il 1992, con Mani Pulite, fu l’anno di snodo. E sono proprio quei dodici mesi, ritmati da Tangentopoli, con arresti, dimissioni e purtroppo anche suicidi, ad essere al centro di questa nuova serie tv.
Diretta da Giuseppe Gagliardi, e nata da un’idea di Stefano Accorsi che ne è anche il protagonista, “1992” ha aperto la sezione dedicata alle storie televisive del Festival di Berlino in programma dal 5 al 15 Febbraio.
A quanto si apprende dalle prime indiscrezioni sui contenuti, non si tratta di un film documento, quanto piuttosto di un racconto dei fatti di quell’anno attraverso i cambiamenti che causano nella vita quotidiana di «sei persone comuni», personaggi di fantasia ma ben calati in un preciso contesto storico:
-Pietro Bosco (Guido Caprino) è un reduce della guerra in Iraq alla ricerca di se stesso che si ritrova nella Lega Nord; ma le zavorre che vengono dal passato non lo abbandonano.
-Veronica Castello (Miriam Leone) è una soubrette che frequenta i potenti per fare successo; ma i potenti cambiano e deve reinventarsi.
-Giulia Castello (Elena Radonicich) è la sorella “seria” di Veronica, una giornalista che sogna di fare reportage e si trova suo malgrado a coprire la cronaca giudiziaria; nel turbinio di Mani Pulite, si trova così ad occupare una posizione di osservatrice privilegiata.
-Leonardo Notte (Stefano Accorsi) è un milanese rampante, con qualche conto in sospeso col suo passato
-Bibi Mainaghi (Tea Falco) è la figlia di un industriale lombardo coinvolto in Mani Pulite. Eredita la guida dell’azienda di famiglia e mostra qualità nascoste.
-Luca Pastore (Domenico Diele) è un giovane con un forte senso di giustiziache si ritrova nella squadra della procura. Nelle notti insonni per le indagini, si aiuta con i farmaci per non cedere al sonno.
Lasciando spazio per protagonisti e «vittime» che il 1992 portò alla ribalta, la serie getta nuova luce su quegli eventi, che innesta nel contesto politico più generale. Avanza la la Lega Nord, si consuma la fine della Prima Repubblica, e alza la testa la mafia, con gli attentati a Falcone e Borsellino.
Speriamo che “1992” possa rappresentare una buona occasione per riflettere su fatti ancora attuali. Attuali perché molte delle questioni allora aperte, sul fronte della lotta alla corruzione, evidentemente non sono ancora risolte