L’io che NON accetta l’illecito

Nella categoria Scuola e Formazione da su 17 dicembre 2014 0 Commenti

Mi sono chiesto  se vent’anni fa ci sarebbe stata indignazione per quanto accaduto in questi giorni a Roma e mesi fa al Mose di Venezia. Il rammarico è quello di arrivare alla conclusione che alla fine non ci sarebbe stata una ribellione per via di un abitudine e di una assuefazione ai fatti di cronaca prettamente italiana che, agli occhi di un giovane, non possono che manifestarsi come segno di complicità. Uno dei più noti personaggi di allora è Gherardo Colombo che, ad oggi, ha rinunciato al suo incarico in Magistratura ed ha già prenotati ben due anni di partecipazione con le scuole per parlare con i ragazzi di temi di corruzione, legalità, senso civico, con il suo progetto scuola. Sono temi sensibili, che  vanno coltivati nel tempo e sin da giovani. Colombo lo sa che è dalle scuole che si deve partire e non dalle aule di tribunali per ridurre il fenomeno corruttivo. Ebbene, provare a confermare la sua intuizione è possibile perchè abbiamo anche dati e studi per dimostrarlo.

 

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 Lo studio Corruption learning   trova che vi è una relazione negativa statisticamente significativa tra corruzione e performance nella scuola primaria degli studenti. La misura di corruzione è data dal corruption index della Banca mondiale da Kaufmann, Kraay, and Mastruzzi (2005)(vedi), mentre la prestazione scolastica è data dai residui di una regressione delle performance PISA 2006 sulle spese della scuola primaria pro-capite come quota del PIL pro-capite 2005. Si considera che paesi meno corrotti siano più bravi e che quindi possano gestire (e sviluppare) meglio risorse nel tempo sia per il fatto che sono meno corrotti sia per le migliori abilità. Vi sarebbe quindi un duplice effetto. Sarebbe la rivincita dell’istruzione! Inoltre Lo studio fornisce un’altro notevole risultato riportato nel grafico:

spendingprimaryQui si può vedere che la spesa sull’educazione primaria rende i risultati nei test PISA migliori sia in matematica che nella comprensione dei testi  e la relazione positiva è anche statisticamente significativa. Ma parliamo di qualsiasi tipo di spesa? A ben vedere qui ci si può accorgere che non tutto ciò che il Governo spende va a finire in capire fisico, umano (intangibile delle volte) utile per l’apprendimento dei ragazzi. Secondo uno studio di Golden e Picci la differenza tra capitale fisico e la relativa spesa del Governo è indice di corruzione (si veda ABC della corruzione sotto misure oggettive). A prenscindere da ciò  e del fatto che il lavoro sortirà i suoi effetti in un tempo indefinito ma comunque lungo, l’istruzione è uno strumento validissimo ed è confermato in questo (ed ultimo) graficovotesSi legge che, controllando per i vari fattori omessi, Stati meno corrotti riescono in media a raggiungere voti più alti sia in matematica che in lingua nazionale! A me questa sembra la rivincita dell’istruzione (lo ripeto ancora) che dà peraltro ragione all’azione di Colombo di andare nelle scuole. Il potenziale c’è e bisogna saperlo sfruttare. All’interno di questo portale e nel nostro progetto attiveremo formazione nelle scuole e a quel punto potremmo far sapere altro sul tema scolastico e sui risultati PISA italiani.

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Studio economia internazionale, credo fermamente in questo progetto per una diffusione dell'informazione su tematiche importanti quali l'integrità e la cultura. "Se prima ti ignorano, poi ti deridono, quindi ti combattono. E alla fine hai vinto."

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