Articoli a cura del Prof. Vittorio Capuzza

A mo’ di Preambolo

La corruzione è un male che è quasi congenito alla società; nasce quando sussistono malevoli rapporti interpersonali determinati da ruoli e dall’esercizio di qualche potere: nell’archetipo di quel patologico dialogo, il dono rappresenta un’aspettativa dell’apparentemente generoso e subordinato interlocutore. Anche a livello antropologico, tutto cambia quando la visione illuministica cristallizza normativamente il dovere d’imparzialità nell’esercitare poteri pubblici, appunto perché essi non appartengono né ai singoli amministratori, né agli amministrati: l’eventuale mercimonio dell’interesse pubblico – ferma restandone, ovviamente, l’illiceità sul piano penale – è allora avvertito dalla coscienza sociale soprattutto come un’ingiustizia, non solo come un danno. Ma la legge, che è fuor di dubbio necessaria, tuttavia non è sufficiente: quel che serve è educare, istruire, sensibilizzare, migliorare sempre più la coscienza collettiva attraverso la formazione dei singoli individui che la compongono. Per questo, la cultura è la vera medicina contro la malattia della corruzione.

In questa prospettiva, l’area del sito che da oggi nasce è dedicata all’ambito della formazione, con riguardo alla sfera della cultura umanistica: d’altronde, «cultura id est coltura».

prof. Vittorio Capuzza