PREMIO AMBROSOLI. PRESIDENTE MATTARELLA: “IL CONTRIBUTO CHE PROVIENE DALLA DIFFUSIONE DELLA CULTURA DELLA RESPONSABILITÀ È DECISIVO”.
Il tributo del Capo dello Stato è a «un eroe», «un eroe borghese» è il titolo del libro che vi dedicò Corrado Stajano.
«Assicurare il rispetto della legalità è certamente compito dell’ordinamento dello Stato e delle sue istituzioni, ma il contributo che proviene dalla diffusione della cultura della responsabilità è decisivo»,ha ricordato il Presidente Mattarella., perché «… il coinvolgimento attivo della società produce una rete di protezione essenziale in aggiunta, naturalmente, a quella che lo Stato deve assicurare: quella rete di protezione che Giorgio Ambrosoli non incontrò».
L’avvocato Giorgio Ambrosoli, nel 1974, venne nominato dal governatore della Banca d’Italia Carli commissario liquidatore della Banca Privata Italiana e delle attività finanziarie del banchiere siciliano Michele Sindona. Ricevette molte minacce. L’11 luglio 1979 venne assassinato da un sicario ingaggiato da Sindona.
Come ha confidato Gherardo Colombo, il magistrato che con Giuliano Turone indagò sull’omicidio, ad Umberto: «Gli sarebbe bastato un sì talmente piccolo che nessuno se ne sarebbe accorto. E se qualcuno lo avesse notato, non avrebbe potuto opporre argomenti al fatto che si era trattato di un atto dovuto».
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