PROF. FLICK: ITALIA INTERROTTA, IL PESO DELLA CORRUZIONE SULLA CRESCITA ECONOMICA.

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Si tratta di una delle molteplici osservazioni svolte dal Presidente Emerito della Corte Costituzionale nel corso dell’incontro “Italia interrotta: il peso della corruzione sulla crescita economica”, Camera dei Deputati, Roma, 12 settembre 2018, che terrà la Lectio magistralis in occasione della prossima chiusura della Terza edizione del Master Anticorruzione dell’Università di Tor Vergata (http://anticorruzione.eu/2019/05/save-the-date-06062019-cerimonia-conclusiva-del-master-anticorruzione-iii-edizione-a-a-2017-2018-universita-degli-studi-di-roma-tor-vergata/).

Perché la corruzione, con la criminalità organizzata, sono“… due mali endemici (ben prima delle stragi di Capaci e di via D’Amelio e di Mani Pulite) per la vita del nostro paese, per la crisi nel suo sviluppo, per il rapporto fra diritto, economia e politica. Entrambi quei mali incidono pesantemente sulla capacità di attrarre investimenti esteri e sulla competitività; provocano ingenti aumenti dei costi e sprechi di risorse; inquinano con il denaro sporco l’economia e l’impresa legale; corrodono alla base la fiducia e il senso della legalità….”.

Si tratta, osservava il Prof. Flick, di due tipi di criminalità – organizzata e corruttiva – che si saldano strettamente: “… dove non basta il ricorso alla violenza e all’intimidazione della prima, soccorre quello alla forza di persuasione della seconda e viceversa; presentano aspetti (l’omertà) e obiettivi (il profitto illecito) comuni.Si giustifica così l’utilizzo entro certi limiti degli stessi strumenti di contrasto nei loro confronti; non si giustifica invece la loro asserita identità e sovrapposizione, perché la criminalità organizzata si fonda sulla violenza e la corruzione sullo scambio illecito….”.

Questa differenza ha inciso sulla percezione della pericolosità delle due minacce e sulla risposta che le Istituzioni hanno dato: “… solo ora – in tempi di crisi e di globalizzazione dei mercati – si guarda con preoccupazione alla corruzione,  più a quella percepita che a quella reale di cui è difficile conoscere gli effettivi costi e dimensioni. Ne è conferma lo sviluppo ben più marcato e incisivo della azione di contrasto alla criminalità organizzata nei venticinque anni trascorsi a partire dal 1992…”.

Con una constatazione del prof. Flick in relazione alle misure adottate negli ultimi anni: “… ì risultati non sono stati particolarmente brillanti,a giudicare dalla reiterazione dei fatti di corruzione; i controlli burocratici rischiano di intralciare inutilmente l’attività imprenditoriale….”.

Per questo, appare utile evitare di “… attendersi soluzioni miracolistiche dalle grida manzoniane o addirittura dalla scomunica di mafiosi e di corrotti …”

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