DECRETO SBLOCCACANTIERI VS. BUROSAURI. GLI INVESTIMENTI NON RIPARTONO.

 

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Questo il parere dell’ANCE, l’Associazione Nazionale Costruttori Edilizia, con la conseguenza che rischia “… di essere ottimista la crescita prevista …” dal Governo,  per la quale non bastano più le regole, i bandi, i progetti, ma servono soltanto i cantieri veri  (dal 2010 a oggi l’Italia abbia perso il 29,4% della spesa mentre nell’area euro la perdita è stata soltanto del 4,8%).

 

Mancano – come scriveGiorgio Santilli, su Il Sole 24 Ore del 4 maggio 2019, alle pagina 3 – misure capaci di incidere a fondo sulle pesantissime procedure autorizzative a monte della gara di appalto: dal 2010 al 2014 i percorsi italiano ed europeo sono stati paralleli, con una forte riduzione degli investimenti dovuti alla crisi finanziaria e alle politiche di austerità della UE, ma dal 2014 le due strade si dividono, con il trend italiano che continua a calare fino al 2018, mentre quello dell’area euro prima si stabilizza, poi torna a crescere dal 2017.

 

Con una ulteriore nota negativa per l’Italia: lo scorso anno i documenti di finanza pubblica annunciavano una crescita della spesa per investimenti di 850 milioni rispetto al 2017, ma alla fine dell’anno c’è stata una riduzione ulteriore per 1,3 miliardi, con una differenza fra previsioni e realtà di oltre due miliardi.

 

 

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