“Riforme della PA”: quando un “dono” è corruzione…parte II

Nella categoria Azione Amministrativa e Prevenzione da su 3 ottobre 2015 0 Commenti

pubblica-amministrazioneIl webinar del 13 2014 Ottobre è parte del progetto “Riforme della PA” promosso e organizzato da Formez e avrà come tema “la formazione come misura di prevenzione della corruzione”. Durante l’evento Massimo Di Renzo  (docente, consulente ed esperto in ambito giuridico) interverrà approfondendo il concetto di corruzione propria ed impropria e il concetto di “dono”.
In questo articolo tratteremo, attraverso le parole e il materiale  del già citato Massimo Di Renzo, il concetto di “dono”, la cui natura e individuazione permette di indicare la presenza o meno di corruzione; da qui quindi l’importanza di comprendere in maniera inequivocabile il concetto.

[Parte II] Quando un dono è davvero “gratuito”? Nel rispondere a questo quesito, si può osservare la singolare situazione della Francia del XVI secolo in cui era consueto (non esisteva ancora ilo concetto di “mazzetta”, ma un dono era solo o “buono” o “cattivo”) donare ai giudici dei regali o piccoli doni. I giudici si difendevano dicendo che i regali erano piccoli, che erano stati offerti da entrambe le parti in causa, che sarebbe stato presuntuoso e inumano non accettarli, che, soprattutto, non avevano inciso sulla correttezza del giudizio. Francois Rabelais (scrittore francese famoso per le storie di Pantagruel e Gargantua), ci dà un ritratto di un giudice, Brigliadoca, molto in linea con questo modello. Nella pratica di Brigliadoca i doni non avevano conseguenze sull’esito del processo. Egli semplicemente ammucchiava le carte del convenuto, insieme ai doni ricevuti da una parte del tavolo e le carte e i doni dell’attore dall’altra parte del tavolo. Poi lanciava i dadi. Le decisioni di Brigliadoca apparivano così eque che in quarant’anni nessuno si era mai lamentato. Sul versante opposto, c’era chi pensava che la tentazione dei doni e dell’obbligo di gratitudine fosse tanto forte da cancellare la possibilità di un giudizio equo, indipendentemente dall’entità del dono stesso. Questo argomento venne avanzato da Jean de Coras (giurista francese dell’epoca) che descrisse tale questione con questa metafora: “Per un giudice toccare un dono era come per un pescatore toccare una torpedine. Prima gli addormentava i polpastrelli, poi la mano intera e poi, poco a poco, tutto il resto del corpo”.

Tornando ai nostri giorni, la questione può essere osservata tenendo in considerazione l’OCSE. Il principio generale è che i dipendenti pubblici sono tenuti a non chiedere o accettare regali o mance da individui o organizzazioni che possono influenzare la loro imparzialità. Tuttavia, in pratica non è sempre realistico e talvolta anche non auspicabile vietare rigorosamente tutti i tipi di regali utilità. Occorre essere consapevole del rischio che è tipicamente proprio degli strumenti fortemente basati su regole/procedure. Quando le persone si confrontano con le regole, vi è un rischio significativo che si concentreranno su una rigida applicazione della regola, piuttosto che sul principio etico sottostante. Quindi invece di optare per una politica ‘a tolleranza zero’, le amministrazioni sono incoraggiate a scegliere di sviluppare un orientamento più sfumato. Le amministrazioni potrebbero anche optare per opzioni meno formali: invece di avere una policy specifica, potrebbero sviluppare una policy dei casi concreti attraverso incontri. Questo approccio ha il forte vantaggio di coinvolgere realmente i dipendenti a sviluppare una comprensione comune perché si analizza in modo ottimale il processo decisionale etico rafforzando le competenze e l’impegno a conformarsi sulla base di soluzioni concordate.

Sulla base di queste ultime considerazioni, quindi, è gratificante leggere come l’ordinamento italiano tratti questo argomento e risponda alla nostra domanda con il già citato art. 4 del Codice di Comportamento  che risolve la problema del dono “gratuito” grazie anche a un compromesso fra regole e possibilità per un funzionario pubblico di accettare un dono.

Tags:

avatar

sull'autore ()

Lascia un commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *