Non è un paese per corrotti
L’Autorità indipendente per la Valutazione, la Trasparenza e l’Integrità delle amministrazioni pubbliche trova il suo nuovo presidente.
“Nessuno investe dove si pagano tangenti e la burocrazia più o meno corrotta la fa da padrona” . Tale affermazione è di Raffaele Cantone. Originario di Napoli, è magistrato dal 1991. Ha fatto parte della Direzione distrettuale antimafia napoletana fino al 2007 e lavora oggi presso la Suprema Corte di Cassazione. In particolare, si è impegnato nelle indagini sul Clan camorristico dei Casalesi e sulle infiltrazioni dei clan casertani all’estero.
In questi giorni Cantone è stato designato a capo dell’ANAC – Autorità Nazionale AntiCorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche. Autorithy nata nel 2003 come “l’Alto commissario per la prevenzione e il contrasto della corruzione e delle altre forme di illecito all’interno della pubblica amministrazione” e che fino ad oggi, con un susseguirsi di governi e di incarichi, non è riuscita ad operare in pieno potere. E’ proprio questa investitura che apre un barlume di speranza nella lotta alla corruzione, un cancro che immobilizza lo sviluppo del bel paese e non ricompensa il merito e la concorrenza.
“Una macchina sommersa e infame che garantisce i complici del sistema e esclude gli onesti” la definisce Roberto Saviano, che sottolinea l’importanza di tale nomina per ridare vita all’Anticorruzione. Il giornalista fa così un appello, affinché al nuovo gruppo di lavoro sia data la possibilità di operare liberamente, confrontarsi con la realtà e trovare soluzioni. Nella sua lista dei 10 punti più urgenti pone l’attenzione su alcuni temi caldi, quali: profili competenti e svincolati da alte cariche, potere sanzionatorio sulle amministrazioni che non collaborano, maggiore trasparenza nelle attività in cui circola denaro, allontanamento dalle amministrazione dei dipendenti condannati, rafforzamento delle norme riguardanti incompatibilità e incandidabilità delle cariche pubbliche, modifica della legge contro il voto di scambio e dei termini per i reati in materia di corruzione, introduzione del reato di riciclaggio e inasprimento delle pene per il falso in bilancio.
Di seguito il suo articolo:
“Ecco un decalogo per combattere la corruzione” , Repubblica.
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