Open data e Internet

Nella categoria Analisi e Ricerche da su 5 marzo 2015 0 Commenti

L’Open Data Barometer 2015 classifica 86 paesi nel mondo prendendo in esame il loro orientamento verso l’open government e la disponibilità di dataset aperti ai propri cittadini.
Questo indice varia da 0 a 100: più il punteggio si avvicina a 100, più il paese si trova in una situazione di avviamento per quel che riguarda le politiche open data. Cosa succede se mettiamo in relazione a tale misurazione quella della penetrazione di internet?

Attraverso l’indicatore di World Bank “Internet users” abbiamo una fotografia della diffusione di Internet nel mondo, dove gli “utilizzatori di Internet” sono proprio le persone con accesso al network globale. Anche questo indice varia da 0 a 100, dove quest’ultimo indica una elevata penetrazione Internet.

Data from World Bank

Seguendo la suddivisione dei paesi studiati dal World Wide Web Foundation, possiamo notare l’esistenza di una correlazione tra diffusione di internet e open data.

index

Il primo raggruppamento dei paesi viene definito high capacity, ossia questi paesi hanno tutti stabilito politiche open data ed esteso una cultura dei dati aperti oltre il singolo dipartimento con pratiche open data adottate a diversi livelli, dalle amministrazioni locali a quelle centrali. Questi paesi sono caratterizzati da una forte innovazione ed elevata penetrazione di internet.

Il secondo gruppo, emerging & advancing, comprende paesi che hanno sviluppato o istituito programmi open data, spesso come iniziative dedicate, e a volte agganciate a programmi politici esistenti. Molti di questi paesi stanno innovando e contestualizzando i dati aperti per le proprie popolazioni. Comunque, molti ancora affrontano la sfida per integrare l’open data lungo le amministrazioni ed istituzionalizzarlo come una pratica sostenibile. Questi paesi hanno un gran potenziale di innovazione nello sviluppo di miglior approcci idonei all’open data, in accordo alla loro medio-alta diffusione di internet.

Impact

Il terzo gruppo si classifica come capacity constrained, dove i paesi affrontano la sfida nell’istituire iniziative open data sostenibili, dati i limiti di capacità del governo, della società civile e del settore privato, di debolezza nella raccolta e gestione dei dati digitali. Anche l’accesso Internet si presenta come una barriera per lo sviluppo degli open data, come ci mostra l’indicatore “Intenet users” i livello di diffusione di internet è basso. Questi paesi hanno bisogno di una completa rivoluzione dei dati, includendo l’attenzione ai principi basilari della connettività Internet ed alfabetizzazione dei dati.

L’ultimo ma non ultimo è il gruppo one-side initiatives, un piccolo numero di paesi che hanno tutti un alto livello di penetrazione Internet, un alto e medio-alto stutus di reddito e forte capacità di governo,  ma mancano di leggi riguardanti il Diritto di Informazione. Questi paesi hanno alcune forme di iniziative open data, tuttavia la libertà della società civile e le capacità sono molto limitate, come la portata dei dati pubblicati dal governo. Il potenziale degli open data per apportare un cambiamento politico e sociale in questi contesti sarà limitato.

Tags: , ,

avatar

sull'autore ()

Studentessa universitaria di Economia e Management, fin dal liceo ho sentito particolarmente a me vicini i temi della legalità e della trasparenza. E' lì che ho scoperto e cominciato a coltivarela mia passione per l’attenzione al sociale e la curiosità sulle dinamiche che governano la nostra attuale società. Sono entusiasta ora di prendere parte a questa nuova avventura!

Lascia un commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *