La cura dalla corruzione
Il codice etico di una persona, un’organizzazione economica pubblica o privata, quindi, detta quei comportamenti che l’organizzazione stessa si è data e si impegna a seguire.
Ai giorni d’oggi quindi, se si vuole studiare e osservare l‘impegno sociale ed etico di una qualsiasi impresa, occorre andare a leggere il codice etico che quest’ultima si è imposta. Sul nostro sito si possono trovare molti di questi esempi inerenti al settore pubblico (per esempio si può trovare il codice etico del Ministero dei beni culturali), e proprio in questo articolo ci si vuole concentrare particolarmente sul settore della Sanità pubblica, che spesso viene solo messo in luce per casi di mal gestione. L’obiettivo è quello di informare il lettore prendendo un espio dalla nostra realtà pubblica: se si vuole leggere la Sanità Pubblica sotto l’aspetto del proprio impegno verso la corruzione, è doveroso sottolineare il recente caso e iniziativa dell’ ASL di Milano, che proprio con un comunicato sul proprio sito, lo scorso Novembre 2014, ha voluto comunicare la creazione ed adozione del proprio Codice Etico.
Previsto dal decreto 62 del 2013, il codice, come affermato in precedenza, è stato redatto in base alle attuali leggi in materia di anticorruzione e in materia di regolazione dei rapporti di lavoro nella PA; il suo principale obiettivo però, è quello di fornire un’immagine di una Sanità Pubblica integra, che cerca di evitare eventuali conflitti d’interesse, trasparenza nella propria gestione, e nella gestione dei propri appalti, contratti di fornitura e operazioni con privati (a tal riguardo è possibile osservare i capitoli 4 e 5).
La parte più interessante e forse anche più delicata è quella relativa ai rapporti fra dipendenti e pubblico. In essa si sanciscono quelli che sono i diritti e gli obblighi dei lavoratori, e in particolare in questi ultimi è possibile leggere nella sezione “regali omaggi e benefici”: “Il dipendente non chiede, per sé o per altri, né accetta, neanche in occasioni di festività, regali o altre utilità aventi valore economico, salvo che si tratti di regali d’uso di modico valore, da soggetti che abbiano tratto o possano trarre benefici da decisioni o attività inerenti all’ufficio o in qualche modo interessati dall’attività dell’Azienda Sanitaria Locale. Il dipendente che riceve, indipendentemente dalla sua volontà, doni o altre utilità di non modico valore, ne dà tempestivamente comunicazione scritta al Responsabile Aziendale e provvede alla loro immediata restituzione. Il dipendente non offre regali o altre utilità a un sovraordinato o a suoi parenti o conviventi; non chiede, né accetta, per sé o per altri, regali o altre utilità da un subordinato o da suoi parenti o conviventi, salvo che si tratti di regali d’uso di modico valore.”
Codice Etico ASL Milano