Sistema di Gestione Anti-Corruzione ISO 37001. “Certificazione Anti-Corruzione”. A cura della Dr.ssa Antonietta Lauso, discente del Master Anticorruzione, IV Edizione, Università degli Studi di Roma Tor Vergata

Nella categoria Analisi e Ricerche, Articoli Master Anticorruzione da su 26 giugno 2019 0 Commenti

 

L’ISO, l’Organismo mondiale di standardizzazione, ha pubblicato ad Ottobre 2016 la Norma ISO 37001 che stabilisce requisiti, con carattere di standard internazionale, per la realizzazione di un modello di prevenzione e gestione del rischio corruzione dal nome “Sistema di Gestione Anti-Corruzione.

Lo standard ISO 37001 è stato creato per aiutare le organizzazioni produttive a combattere la corruzione e promuovere una cultura di azienda etica; tale standard è indirizzato sia alle aziende di produzione per il mercato, ossia le imprese, che a quelle di produzione per l’erogazione, ossia le amministrazioni pubbliche e aziende non-profit.

La norma ISO 37001 è rivolta, pertanto, a tutte le aziende private, pubbliche e non-profit di qualsiasi dimensione e a prescindere dal settore di attività, dimensione e localizzazione geografica. Il fine di tale norma è quello di accompagnare le aziende nel percorso di implementazione di un sistema di gestione della qualità volta a prevenire la corruzione stabilendo dei requisiti per pianificare, attuare e mantenere un sistema di gestione e controllo dei rischi di corruzione attraverso le seguenti fasi: 1) analisi e valutazione dei rischi di corruzione; 2) programmazione ed attuazione di misure e controlli anti-corruzione; 3) sorveglianza sulla loro applicazione e 4) riesame periodico sull’efficacia ed adeguatezza del sistema di prevenzione in modo da assicurarne il miglioramento continuo.

La norma ISO 37001 che prevede i requisiti minimi dei sistemi di gestione Anti-Corruzione che possono essere certificabili è stata creata dal Comitato Tecnico ISO/PC 278 composto da delegati provenienti da tutto il mondo che ha prodotto uno standard internazionale che soddisfa le aspettative di vari Stati tra i quali l’Italia, gli Stati Uniti, la Germania, il Canada.

La certificazione “ISO 37001” di un’azienda si basa sull’esame dei flussi gestionali per l’attuazione delle prescrizioni normative di prevenzione della corruzione e conseguente predisposizione di procedure gestionali e relativa applicazione attraverso una adeguata formazione del personale. “Solo un miglioramento complessivo culturale potrà consentire di vincere la difficile sfida dell’anticorruzione” (R. Cantone).

Ogni Nazione ha una rappresentanza ISO quella italiana è UNI ISO Italia (UNI acronimo –Ente nazionale italiano di unificazione) che rappresenta l’Italia nelle attività di normazione degli organismi preposti a livello mondiale (ISO) ed europeo (CEN) allo scopo di promuovere l’armonizzazione delle norme e recepire norme tecniche occupandosi eventualmente della traduzione, pubblicazione e diffusione delle stesse. A volte l’argomento trattato dalle norme ha un forte impatto sulla sicurezza del lavoratore, del cittadino o dell’ambiente che le Nazioni fanno proprie richiamandole nelle norme e attribuendo ad esse anche un qualche livello di cogenza.

Le organizzazioni internazionali hanno quindi la responsabilità di contribuire in modo proattivo alla lotta contro la corruzione perché la legge da sola non è sufficiente a contrastarla. I governi hanno fatto progressi nell’affrontare la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità non solo a livello nazionale ma anche attraverso accordi internazionali quale la Convenzione delle Nazioni Unite contro la Corruzione. In Italia, in particolare, è stata adottata per le imprese il D.Lgs. n. 231/2001 prevedendo Modelli di organizzazione, gestione e controllo e per la Pubblica Amministrazione la L. n. 190/2012 prevedendo l’adozione da parte degli enti Pubblici del Piano Triennale della Trasparenza e per la Prevenzione della Corruzione che rispondono a principi e criteri analoghi a quelli trattati dal sistema UNI ISO 37001.

Nella maggior parte delle giurisdizioni come in quella italiana è reato impegnarsi in attività corruttive. Nella norma ISO 37001 al punto 3.1 è riportata la seguente definizione della corruzione: “…offrire, promettere, dare, accettare o sollecitare un indebito vantaggio (che potrebbe essere di natura finanziaria o non finanziaria), direttamente o indirettamente dalla posizione ricoperta, in violazione delle leggi applicabili, come incentivo o ricompensa per una persona che agisce o che si astenga dall’agire in relazione all’esercizio delle funzioni di quella stessa persona…”.

La corruzione solleva serie preoccupazioni morali e politiche, danneggia un buon governo, ostacola lo sviluppo economico e altera la concorrenza minando i diritti umani e la giustizia; ostacola la riduzione della povertà in quanto mina il funzionamento equo dei mercati e distrugge la fiducia nelle istituzioni.

Scopo principale della Norma Internazionale ISO 37001 è quello di sostenere la creazione di una cultura di integrità, trasparenza e di conformità fornendo un sistema univoco di Gestione Anti-Corruzione.

Ferma restando la validità delle legislazioni nazionali, la norma ISO 37001 dà la possibilità alle aziende (Pubbliche Amministrazioni_ aziende non-profit e imprese) di avere un “linguaggio comune” in tema di prevenzione e contrasto alla corruzione con tutti i propri stakeholders.

Chiaramente la certificazione ISO 37001 non è una garanzia assoluta di mancanza di attività corruttive presso una determinata azienda ma grandi sono i vantaggi di tale certificazione in quanto porta in evidenza il fatto che l’azienda abbia investito risorse umane e finanziarie nell’attività di contrasto e prevenzione della corruzione adottando opportuni modelli organizzativi ai fini del Rating di Legalità per gli appalti pubblici.

 

La Certificazione ISO 37001 è, quindi, un utile Sistema di gestione Anti-Corruzione importante perché individua gli aspetti deboli di un’azienda e indirizza l’allocazione delle risorse economiche con conseguente possibilità di maggior competitività nell’ambito della partecipazione agli appalti pubblici la ISO 37001,infatti, può essere utilizzata come strumento di pre-qualifica di fornitori.

Inoltre, nell’ambito delle attività di indagini, fermo restando la libertà di procedere dei pubblici ministeri, un’azienda può far valere la certificazione come prova che abbia fatto ogni sforzo per attuare un programma anticorruzione efficace e quindi meritare un trattamento indulgente.

Possiamo dire infine che tale certificazione può essere qualificabile come un “passaporto nazionale” riconosciuto in tutto il mondo nell’ambito della prevenzione e contrasto alla corruzione e, che, quindi ben si pone alla base del perseguimento di un effettivo etico ed equo sviluppo sostenibile di una azienda inteso quale “ soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri” così come riportato nel rapporto “Our Common Future” pubblicato nel 1987 dalla Commissione mondiale per l’Ambiente e lo sviluppo del Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (tratto dal libro Interesse primario dell’azienda come principio di governo. Per un contributo dell’Economia Aziendale allo sviluppo sostenibile. Prof. Emiliano Di Carlo).

 

 

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