LE GRANDI INCOMPIUTE D’ITALIA. CAPITOLO 9, LA CAMPANIA

Nella categoria Ambiente e Territorio da su 19 aprile 2016 0 Commenti

Con il nono capitolo del nostro viaggio in Italia attraverso le più grandi opere incompiute – regione per regione – vogliamo analizzare quelli che sono i progetti più costosi ma interrotti della Regione Campania. Torniamo dunque al sud Italia dopo che la lente si era soffermata a lungo sul centro e sul nord, con gli approfondimenti su Marche[1], Molise[2] e Veneto.

I dati presi a riferimento sono stati pubblicati il 12 maggio dello scorso anno, ma risalgono al 2014; il censimento è condotto dal SIMOI (Sistema Informativo di Monitoraggio delle Opere Incompiute) con la partecipazione degli enti amministrativi regionali.

Secondo il documento pubblicato[3] in Campania ci sarebbero 11 opere incompiute, tutte di ambito d’interesse regionale. Ciascuna di queste opere ha un costo che si aggira sotto i 3 milioni di euro, eccezion fatta per un progetto che supera gli 11 milioni di euro e di cui parleremo qui di seguito.

L’autostazione di Avellino è un progetto datato al 1993, i cui lavori sono iniziati però dieci anni dopo. Nel 2003 la struttura è stata realizzata e venduta dal comune alla Autoservizi Irpinia (Air) – ancora oggi detentrice dell’appalto – per 12 milioni e 635mila euro[4]. I lavori di completamento relativi al secondo e al terzo lotto si sarebbero dovuti concludere entro il 2010[5], ma di fatto non sono mai stati ultimati: attualmente sono fermi al 64% del totale. Oltre ai 25 milioni di euro già spesi[6], servirebbero, secondo l’ultimo quadro economico, € 11.236.332,19 per completare i lavori di rimodulazione funzionale e redistributiva dell’autostazione.

Ben più indietro sono i lavori per la realizzazione di un nodo di scambio intermodale presso la stazione ferroviaria di Sparanise (Caserta) con terminal bus, parcheggi coperti e scoperti per auto private: i lavori sono infatti fermi a circa il 7% del totale. Nonostante tutto l’opera è parzialmente fruibile, dal momento che le è stato assegnato un uso ridimensionato. La spesa prevista è di € 2.970.000 a cui si aggiungono altri € 2.400.000 per l’ultimazione.

Il comune di Montoro (Avellino) e in particolare la sua frazione Banzano, rientra nell’elenco dei circa 1200 interventi che verranno attuati nell’annuale piano di edilizia scolastica promosso dal Ministero della Pubblica Istruzione[7]. Per la messa in sicurezza delle strutture scolastiche della frazione e per il completamento del nuovo polo scolastico lo Stato ha finanziato lavori per oltre 2 milioni e mezzo di euro. Tuttavia il SIMOI stima che per la sola messa in sicurezza serviranno quasi 3 milioni di euro, oltre ai € 2.515.000 per l’ultimazione dei lavori; questi sono infatti fermi a meno dell’8% del totale, in quanto “l’opera non risulta rispondente a tutti i requisiti previsti dal capitolato e dal relativo progetto esecutivo, come accertato nel corso delle operazioni di collaudo”[8].

[1] http://anticorruzione.eu/2016/03/le-grandi-incompiute-ditalia-capitolo-6-le-marche/

[2] http://anticorruzione.eu/2016/03/le-grandi-incompiute-ditalia-capitolo-7-il-molise/

[3] https://www.serviziocontrattipubblici.it/informazioni/doc/campania.pdf

[4] http://www.contattolab.it/avellinoun-cantiere-apertolautostazione/

[5] http://www.orticalab.it/Autostazione-la-nota-della-Uil

[6] http://www.contattolab.it/avellinoun-cantiere-apertolautostazione/

[7] http://www.lanostravoce.info/2015/07/c50-avellino/edilizia-scolastica-tutti-i-progetti-finanziati-in-irpinia/26829

[8] https://www.serviziocontrattipubblici.it/informazioni/doc/campania.pdf

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