Globaleaks: anonimato e sicurezza per il Whistleblower.
Progetto open source, leader tra le piattaforme di whistleblowing anonimo, Globaleaks è un’idea che ha origine in Italia. Nel 2010 il Centro per la trasparenza e i diritti umani digitali “Hermes”, associazione no-profit milanese, ha dato mandato ad alcuni programmatori sia italiani che olandesi di creare un software dove rendere possibile a qualsiasi soggetto, dalla Pubblica amministrazione, al singolo cittadino, di creare la propria rete Globaleaks in modo facile e veloce. Come fare? Supponiamo che il Ministero abbia approntato un progetto per contrastare più efficacemente l’evasione fiscale. Tra le strategie che intende utilizzare, c’è la pratica del whistleblowing e così, in pochi clic, il ministero installa su un proprio server un nodo GlobaLeaks. Attraverso la promozione del proprio sito il Ministero potrebbe accumulare segnalazioni dai cittadini. I funzionari verificherebbero le segnalazioni e una volta accertate potrebbero procedere nell’avviare azioni contro gli evasori così individuati. Meccanismo che richiede un costo bassissimo, ma che se ben pubblicizzato, grazie alle garanzie di anonimato, potrebbe risultare molto efficace. I rischi per colui che denuncia sono minimizzati grazie alle tecnologie del progetto “Tor” che garantisce l’anonimato tecnologico attraverso l’emissione di messaggi che possono essere letti solo dalla piattaforma e sono dotati di scadenza, dopo la quale il messaggio sarà cancellato e diventerà impossibile da recuperare. Inoltre, l’utente può rimanere in contatto con chi gestisce il sito attraverso un codice, che gli verrà assegnato nel momento in cui accede al sito per la prima volta. Esperienze simili a GlobaLeaks si sono già avute in Italia. Ad esempio il sito “Expoleaks”, legato ad EXPO, che però ha avuto solo valenza di giornalismo investigativo e il progetto “Allerta Anticorruzione” di Transparency Italia. Quest’ultimo è tutt’ora attivo ma in un anno di attività ha collezionato solo 124 segnalazioni.
In Italia, la figura del whistleblower non è ancora diffusa tra i cittadini, sia per una resistenza dovuta a questioni culturali, sia perché in questo paese non ci si sente completamente tutelati dalla legge. In tal senso, il sistema Globaleaks dovrebbe superare molti preconcetti e tutelare meglio l’informatore. Tuttavia, il sistema proposto incontra il problema della veridicità delle segnalazioni. Problema a cui si può ovviare con un cambio di approccio mentale, più che legislativo. Infatti, trattandosi di una piattaforma completamente anonima, l’informatore che si serve del sito per segnalare casi inesistenti causando un dispendio di risorse pubbliche non potrà essere denunciato. Puntare sul cambiamento culturale è un’opportunità favolosa. Si potrebbe immaginare un futuro dove non sarà più la paura a fermare le nostre denunce, ne il timore di ritorsioni sulla nostra vita privata, ma al contrario, potremo come cittadini attivi fare la nostra piccola parte per migliorare la nostra società.
Tags: Anticorruzione, corruzione, Etica, featured, informazione, Legalità, prevenzione
il nodo Globaleaks e’ uno strumento che attivato da Istituzioni di vigilanza sulla corretta utilizzazione delle risorse pubbliche, sulla corretta azione amministrativa e sulla osservanza delle leggi, consente al cittadino di sollecitare le Istituzioni, verificata la fondatezza della segnalazione, a intervenire per fare cessare la condotta illecita segnalata.
La segnalazione di condotta illecita deve essere uno strumento efficace atto a ricondurre tempestivamente entro l’alveo della legalita’ il soggetto che la pone in essere.
All’azione di segnalazione di condotta illecita deve essere conferita la connotazione di servizio alla Nazione volto alla tutela dell’interesse pubblico e come tale deve essere recepita dalle Istituzioni di vigilanza e basandosi su essa, intervenire per l’ immediata cessazione della condotta illecita.
Alla partecipazione attiva del cittadino che segnala condotte illecite deve essere conferita una efficacia speciale e peculiare, risanatrice.