LE GRANDI INCOMPIUTE D’ITALIA. CAPITOLO 1, IL LAZIO.
Nell’ottica della trasparenza come valido antidoto alla corruzione, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti mette a disposizione un Sistema Informativo di Monitoraggio delle Opere Incompiute (SIMOI). Con una serie di articoli – che pubblicheremo da qui alle prossime settimane – andremo a classificare quelle che sono le opere incompiute più costose per ogni regione.
Dal sito https://www.serviziocontrattipubblici.it/simoi.aspx è possibile, per esempio, consultare l’anagrafe delle incompiute della Regione Lazio aggiornata al 20 luglio 2015. Qui si possono individuare le cinque opere per cui sono stati previsti maggiori stanziamenti e verificare lo stato d’avanzamento dei lavori.
A guidare questa speciale classifica vi sono i lavori – appaltati alla Astral Spa – della Strada Regionale dei Monti Lepini, relativi alla variante del tratto Prossedi-Latina (dallo svincolo di Prossedi, km 9+200, allo svincolo di sezze, km 15+821), sei chilometri e seicentoventuno metri che avrebbero dovuto adeguare e favorire lo scorrimento veloce tra Latina e Frosinone. Il totale dell’ultimo intervento aggiornato ammonta a 78.962.417,61 milioni di euro, una cifra che supera di oltre 13 milioni il capitale inizialmente previsto e riportato dal sito della regione Lazio (65 milioni) . Questi soldi sono stati erogati dal CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) e il progetto ha anche usufruito dei fondi FAS (Fondo per le aree sottoutilizzate) relativi al periodo 2000-2007. Nonostante i tanti soldi stanziati e spesi dal 2007 – anno in cui la Astral Spa ha ottenuto l’appalto –, solo il 61,07% dei lavori totali è stato completato: una percentuale che non coincide con quella del 90% annunciata dal sito della Regione Lazio . Al momento i lavori di realizzazione, avviati, risultano interrotti entro il termine contrattualmente previsto per l’ultimazione, non sussistendo, allo stato, le condizioni di riavvio degli stessi.
La seconda opera incompiuta per cui sono stati concessi più fondi è il progetto per la realizzazione dello scolmatore del fiume Liri e delle opere di difesa idraulica a protezione degli abitati e delle infrastrutture dei comuni di Isola Liri e Castelliri. Per l’opera sono stati finora utilizzati 64 milioni di euro, e ne sono previsti altri 39; tuttavia i lavori sono al 39,27% del completamento totale. Dal sito si legge che anche in questo caso i lavori di realizzazioni dell’opera sono stati interrotti.
Al terzo posto della classifica troviamo i lavori per il risanamento del fosso Patatona nel comune di Ciampino e nel comune di Roma, un’opera per cui sono stati finora impegnati 8.200.000 milioni di euro e per la cui conclusione ne sono previsti altri due. I lavori sono conclusi al 74,39% ma al momento sono fermi e non sussistono le condizioni per ripartire.
Oltre 4 milioni di euro sono stati invece stanziati per gli interventi nel nodo viario di Frosinone e il collegamento tra la zona interportuale e la viabilità territoriale. Benché non siano previsti ulteriori fondi per l’ultimazione dei lavori (fermi all’87,16% del totale), al momento gli stessi risultano interrotti oltre il termine contrattualmente previsto per l’ultimazione; il tutto non preclude però la fruibilità dell’opera.
Sempre a ridosso del fiume Liri sono finiti altri 4 milioni di euro stanziati affinché il Comune di Pontecorvo potesse realizzare un cinema-teatro in Via Venanti, presso il Giardino dello Sport. L’opera non risulta rispondente a tutti i requisiti previsti dal capitolato e dal relativo progetto esecutivo – come accertato nel corso delle operazioni di collaudo – ed è pertanto incompiuta. I lavori sono completati solo al 24,03% e altri 2 milioni di euro sono quelli che servirebbero per portarli a termine; una situazione questa che ha sollevato anche il malumore dei cittadini di Pontecorvo, i quali hanno tentato di sollecitare l’amministrazione comunale con tutti i mezzi, anche con la piattaforma per le petizioni change.org .
Daniele Rizzo
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