L’economia e la corruzione – intervista pubblica a Giovanni Legnini, vice presidente del CSM

Nella categoria Italia da su 23 ottobre 2015 0 Commenti

La quarta edizione de La Repubblica delle idee, il festival organizzato ogni anno dal gruppo editoriale l’Espresso, si è svolta nella città di Pescara, presso il centro congressi Aurum, situato a pochi passi dal mare.

Il prezzo della corruzione” è stato il tema di quest’anno, scelto con lungimiranza dagli organizzatori, in un periodo in cui non erano ancora emersi i recenti scandali giudiziari.

Giovanni Legnini, Vice Presidente del CSM

Giovanni Legnini, Vice Presidente del CSM

Sabato 17, dopo un interessante racconto del direttore del quotidiano la Repubblica, Ezio Mauro, sono stati intervistati il vice presidente del CSM, Giovanni Legnini e il Procuratore di Torino, Armando Spataro.

Legnini, intervistato da Attilio Bolzoni, ha fornito una esaustiva considerazione del fenomeno corruttivo, sottolineando più volte il fatto che «nonostante le conseguenze della corruzione abbiano effetti devastanti sull’economia, è tutt’oggi impossibile fornire una misura realistica del fenomeno, pertanto ci si continua ad affidare a valori calcolati tramite stime ed approssimazioni». Ciò potrebbe ingannarci a pensare che si tratti di un fenomeno astratto per natura, ma il magistrato ha fermamente ricordato che «la corruzione si insidia in corrispondenza dei 1000 ruoli della funzione pubblica. La corruzione ha 1000 facce e per questo è pericolosa e tende a dilatarsi. Ma bisogna sempre ricordarsi che è possibile vincerla!»

Ha quindi spiegato quali siano gli strumenti per combattere questa battaglia :«innanzitutto serve equilibrio tra prevenzione e repressione, perché la risposta penale e detentiva da sola non basta», affermando con orgoglio che «l’Italia deve diventare un modello di lotta alla corruzione, ma ciò potrà avvenire solo quando finalmente si cesserà di fare un uso esagerato della “cultura dell’emergenza“, che consente di derogare alla normativa vigente in caso di emergenza». Il più grande problema della lotta alla corruzione consiste nell’ignorare fenomeno. Prova ne è il fatto che nelle carceri italiane solo lo 0,4% dei reclusi siano stati arrestati per aver commesso illegalità fiscali.

«I cittadini devono capire che la lotta alla corruzione ha a che fare con i loro diritti. Conviene a tutti contrastare questo cancro. Questa battaglia deve diventare una vera e propria missione!»

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Studente di Economia e Management. Concentrato sull’oggi, orientato al domani. Mi piace definirmi altruista praticante. Ho una passione per il dialogo, la fotografia a lunga esposizione e gli sport acquatici di superficie. Credo fortemente in questo progetto e nelle aspettative riposte in noi giovani. La strada è ancora tutta in salita, ma INSIEME sono sicuro che arriveremo lontano.

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