I whistleblowers della Sanità in USA portano a casa 20 milioni di dollari in meno di 15 giorni.

Tra il 7 e il 16 ottobre tre casi di whistleblowing terminano con premi da capogiro, e maxi sanzioni per gli ospedali in un settore, quale quello della sanità, sempre più centrale nella lotta alla corruzione. Infatti ormai è una tendenza acclamata nel mondo: la lotta alla corruzione ha come punto nodale i dipendenti, sia del settore pubblico che privato, che spesso conosco delle irregolarità che possono condurre le autorità a scoprire grandi truffe. Varie indagini del settore ormai valutano tra il 4% e il 5% del bilancio il costo dei fenomeni corruttivi e fraudolenti in genere, che, in rapporto al PIL italiano, significa “bruciare” circa 110 miliardi di euro all’anno (di cui almeno la metà solo nel settore pubblico).

Negli Stati Uniti parte delle sanzioni poste a carico di chi truffa lo Stato (oltre la detenzione delle persone colpevoli), sono riconosciute come premio ai whistleblowers, cioè ai dipendenti che hanno avuto il coraggio di segnalare le irregolarità. E gli importi sono di tutto rispetto: da 800.000 dollari a 18 milioni di dollari in 3 casi di questi giorni, in particolare:

– 16 ottobre 2015 un whistleblower riceve 18,1 milioni, parte della sanzione che un ospedale del South Carolina pagherà al Governo, pari a 72,4 milioni di dollari. Un ospedale del Sud Carolina pagava gli specialisti esterni in rapporto ai pazienti che indirizzavano in ospedale. La Stark Law prescrive che i medici siano pagati secondo il valore medio di mercato, e non in rapporto al volume dei pazienti indirizzati all’ospedale. Il valore della truffa è stato stimato dalla Corte d’Appello in 237 milioni di dollari.

– 9 ottobre 2015 Un whistleblower riceve 800.000 dollari, parte di una sanzione che un ospedale dell’Ohio ha pagato al Govenro, pari a 4.1 milioni di dollari per le accuse di truffa, avendo fatturato dei costi non necessari negli interventi di chirurgia spinale.

– 7 ottobre 2015 un whistleblower riceve 1 milione di dollari, parte della sanzione di 9,25 milioni che PharMerica Corporation, la seconda più grande catena di farmacie specializzate nelle cure di lungo termine, pagherà al Governo, per aver ricevuto tangenti da parte della casa farmaceutica Abbot Laboratories, in cambio della promozione del farmaco Depakote per pazienti assistiti a casa.

Di seguito i comunicati del Ministero della Giustizia statunitense:
http://www.justice.gov/opa/pr/ohio-hospital-pay-41-million-resolve-false-claims-act-allegations 
http://www.justice.gov/opa/pr/nations-second-largest-nursing-home-pharmacy-pay-925-million-settle-kickback-allegations
http://www.justice.gov/opa/pr/united-states-resolves-237-million-false-claims-act-judgment-against-south-carolina-hospital

di Dario Di Maria 
Pubblico impiegato in un’azienda sanitaria, mi occupo di c.d. “anticorruzione” per lavoro, ma il diritto e il rispetto della legalità sono una passione da sempre, fin da quando studiavo a Palermo con lo striscione di Falcone e Borsellino alle spalle. Gli studi teologico-filosofici, la laurea in giurisprudenza e i master, non sono riusciti a farmi passare la voglia di approfondire e applicare le norme, con lo stesso spirito di un cercatore d’oro che spera sempre di trovare la pepita che gli cambierà la vita.

Altri suoi articoli su anticorruzione.eu: “Migliorare la protezione dei wistleblowers” (29.06.15) al link.